Roma, 16 dic. (AdnKronos) – “Sono fiducioso” sul fatto che l’accordo tra paesi Opec e Non Opec sarà applicato “perché è stato un accordo non semplice tra Opec e Non Opec e quindi storico. La Russia ha giocato un ruolo importante. Penso che adesso visto che c’è stato un impegno dei paesi non Opec, Russia in testa, penso che l’accordo sarà implementato. Sono stati decisi anche i Paesi che controlleranno l’esecuzione e quindi direi che l’implementazione è abbastanza sicura”. Ad affermarlo è l’ad di Eni, Claudio Descalzi a margine del ricevimento in occasione della sua Laurea Honoris Causa in ingegneria per l’Ambiente e il Territorio da parte dell’Università degli studi di Roma ‘Tor Vergata’.
“Sono fiducioso. Troverei strano che non si riuscisse ad applicare” questa accordo: “è stata una richiesta pressante di tutti i paesi”, sottolinea Descalzi. Questa riduzione della produzione decisa dai paesi Opec e non Opec, aggiunge l’ad di Eni, “ridurrà i tempi per trovare un equilibrio tra domanda e offerta. E’ probabile che con una riduzione applicata da gennaio già nel primo trimestre si possa trovare un equilibrio fra domanda e offerta. Quanto poi questo fare crescere è legato alle aspettative che il mercato ha di una continuità dei tagli”.
Insomma, spiega l’ad di Eni, “penso che potremo, dagli attuali 52-53 dollari, salire fino a 57-58 dollari, forse 60 dollari al barile. Prima di una reale stabilità, ci dovranno essere delle conferme in relazione alla costanza di questi tagli alla produzione. Sappiamo che i tagli arrivano fino a giugno. Vedremo cosa succede”, conclude Descalzi.