Home Nazionale Eni: domani sindacati al Mise, sul tavolo il futuro della chimica (2)

Eni: domani sindacati al Mise, sul tavolo il futuro della chimica (2)

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(AdnKronos) – Per Miceli, Colombini e Pirani, infatti, “non solo si perderebbe una filiera strategica, ma il progetto del management del gruppo farebbe venir meno all’Eni la sua caratteristica di azienda di ‘sistema’ che garantisce l’insieme del ciclo produttivo, dall’estrazione al consumo”. La verità è che “dopo la cessione di quote azionarie di Saipem – aggiungono i tre leader sindacali – Eni si appresta a cambiare radicalmente volto per diventare un gruppo che opera esclusivamente all’estero concentrando le sue attività nella ricerca e nell’estrazione di gas e petrolio, operando di fatto come broker oil”.
Se il Governo, sottolineano, “dovesse dare via libera a questa operazione di svendita, magari per qualche decimale di dividendo straordinario, si assumerebbe la responsabilità di scrivere la parola ‘fine’ alla storia della chimica italiana. Inoltre il premier -aggiungono- dovrebbe spiegare agli italiani come sia stato possibile presentarsi alla Conferenza sul clima di Parigi, forte dei propri campioni nazionali di sostenibilità, Eni in testa, pur nella piena consapevolezza che i possibili subentranti escludono investimenti nella ‘chimica verde’ per concentrarsi esclusivamente in quel che resta della chimica tradizionale, con un forte rischio di spezzettamento dell’azienda. L’Italia, senza Versalis sotto il controllo dell’Eni, non sarà in grado di adeguare il proprio processo produttivo in senso ‘green’ e sarà costretta ad importare questi prodotti sostenibili: altro che modernizzazione del Paese!”.
“Noi siamo decisamente contrari al ridimensionamento della chimica italiana – concludono i segretari – ma non siamo statalisti, ritenendo anche possibili quote di partecipazione ma finalizzate al rilancio di Versalis. Alla morte annunciata della chimica per via della decisione del Cda di Eni noi non ci stiamo, ed è per questo che chiediamo al Governo e alla politica di sostenere la nostra posizione industriale per il bene del Paese”.