(AdnKronos) – (Adnkronos) – Discorso a parte per il presidente della commissione Affari costituzionali, Francesco Sisto, che si sarebbe detto contrario a uno strappo con il Cav e ha espresso tutta la sua perplessità rispetto a una battaglia legale contro l’uso del simbolo di Fi da parte della senatrice Mariarosaria Rossi. Fitto può contare in particolare sul presidente della Bilancio di Montecitorio, Daniele Capezzone; sul senatore della Basilicata Cosimo Latronico; sul deputato calabrese di lungo corso Giuseppe Galati, vicecoordinatore regionale forzista; sull’ex ministro siciliano, il deputato Saverio Romano, che guida un suo drappello di parlamentari come Antonio Scavone, Giuseppe Compagnone e Giuseppe Ruvolo.
Con il leader dei ricostruttori ci sono pure la senatrice azzurra Cinzia Bonfrisco; i deputati toscani, ex aennini, Bianconi e Pietro Laffranco; il senatore Salvatore Tito Di Maggio, ex del partito di Mario Mauro; Guglielmo Picchi, deputato forzista.
In Campania le truppe si sarebbero ridotte: allo stato restano Ciro Falanga, Giuseppina Castiello ed Eva Longo (Fi) e Antonio Milo (Gal), ma non tutti sarebbero favorevoli a una rottura. C’è poi il caso di Vincenzo D’Anna, considerato ‘fittiano’ sin dalla prima ora. Il senatore di Gal ha inaugurato la guerra giudiziaria contro il Cav presentando un ricorso al tribunale civile di Roma contro i ‘poteri di firma’ della Rossi qualche settimana fa, ma è rimasto isolato. Da qui la freddezza con l’ex ministro. A inasprire i rapporti anche le divergenze sulla ricandidatura di Stefano Caldoro (D’Anna è sempre stato contrario al bis del governatore uscente, mentre Fitto non ha mai contestato questa scelta).