Milano, 15 lug. (AdnKronos) – La quota in mano agli enti locali delle partecipate vale il 17% del loro debito, per un valore assoluto di 15,8 miliardi di euro (di cui 4,2 in valore di Borsa). E’ quanto emerge dall’indagine di Ricerca e Studi di Mediobanca, presentata oggi, che ha analizzato un campione composto dalle maggiori 66 società partecipate italiane, controllate da 115 enti locali con una quota non inferiore al 33% (e in media del 69%).
Secondo lo studio, se investito al 2%, il valore delle partecipate frutterebbe circa 330 milioni l’anno, contro i dividenti del 2013 per 370 milioni. Se utilizzato per rimborsare debito, porterebbe a minori interessi passivi annui per 316 milioni.
Gli enti locali più ‘ricchi’ a fine 2013 sono il comune di Milano con 2565 milioni di euro; Roma (2122 mln), Torino (1266) e Brescia (1659). Per composizione geografica, a guidare la classifica del ‘valore’ di portafoglio, tra gli enti locali analizzati da Mediobanca, è il Nord con 11mld, il Centro con i suoi 2,4 mld e il Sud, con 1mld. Per quanto riguarda gli enti esclusi dall’indagine, ma conteggiati all’interno del totale di 15,8 mld di valore, a guidare la classifica è sempre il Nord con circa 1,2 mld, seguito dal Centro (0,2 mld) e dal Sud (0,1 mld). La regione più ‘ricca’ è la Lombardia con 531 milioni, seguita dal Friuli Venezia Giulia con 316 milioni.