Home Nazionale Callipo (Confsal Salfi): su Agenzie fiscali serve intervento risolutivo

Callipo (Confsal Salfi): su Agenzie fiscali serve intervento risolutivo

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Roma, 15 lug. (Labitalia) – “Immediati e risolutivi interventi, previa attivazione di tutti gli strumenti utilizzabili, finalizzati a rimuovere le criticità che il modello delle Agenzie fiscali ha, ad oggi, evidenziato, nonché le ulteriori criticità che sembrano prospettarsi, salvaguardandone autonomia e specificità, nell’ambito dei condivisi obiettivi che la collettività impone alla ‘macchina fiscale’, quale azione strategica per il sistema Paese e per la sua tenuta democratica e sociale”. E’ quanto chiede Sebastiano Callipo, segretario generale del Confsal Salfi, sindacato autonomo dei lavoratori finanziari, in audizione oggi nelle commissioni Finanze di Camera e Senato, in riferimento al decreto legislativo sul riordino delle agenzie fiscali.
Il sindacato auspica che, in tema di riorganizzazione, le Agenzie fiscali “siano consolidate nell’originario modello, pur nella necessaria ‘manutenzione’ a quindici anni dalla loro istituzione, e che nel contempo siano fornite a tutto il personale in servizio le risposte attese da lungo tempo”.
Risposte, spiega, “attinenti gli sviluppi di carriera, il salario accessorio, l’attribuzione degli incarichi di direzione e coordinamento, l’accesso alla dirigenza e, soprattutto, il rapporto ‘convenzionale’ Mef-Agenzie, che deve essere adeguato alle competenze richieste e agli obiettivi sfidanti stabiliti dal governo, in seno alla lotta all’evasione fiscale”.
Il segretario generale del Confsal Salfi, quindi, illustra le proposte normative e regolamentari per il personale delle Agenzie fiscali. A cominciare dal superamento del blocco contrattuale “sia in ragione del recupero del potere di acquisto delle retribuzioni, ferme al 31 dicembre 2009, sia per apportare negozialmente profonde modifiche alla parte normativa”.
Inoltre, dice Callipo, “il governo-Funzione Pubblica dovrà fornire all’Aran opportune direttive negoziali finalizzate, per le Agenzie fiscali, al ridisegno complessivo dell’ordinamento professionale e relativa rivisitazione dei profili professionali, con la previsione dell’istituzione di diverse aree pre-dirigenziali e in particolare di una ‘area quadri’ che superi o articoli meglio il modello delle posizioni organizzative e professionali, inquadrando eventualmente su più livelli retributivi le specifiche responsabilità e competenze richieste al personale tutto, impegnato in una ineludibile lotta alla evasione ed elusione fiscale”.
Quanto alle novità introdotte dal decreto legislativo, “pur ritenendo ‘migliorato’ il nuovo meccanismo di finanziamento del salario accessorio”, Callipo ritiene “estremamente ‘limitante’ la previsione del ‘vincolo di neutralità finanziaria’, per l’attività svolta a decorrere dal 2016”.
Altre proposte normative del Confsal Salfi riguardano l’accesso alla dirigenza delle Agenzie fiscali. In particolare, sul concorso pubblico si chiede l’innalzamento, dal 30 al 50%, della percentuale dei posti a concorso riservati al personale dipendente delle Agenzie fiscali. E il sindacato “ritiene il concorso pubblico per esami lo strumento ordinario per l’accesso alla dirigenza” e “nel contempo ritiene corretto e opportuno che la riserva dei posti assicuri, ai funzionari in servizio, un’adeguata possibilità di accesso alla dirigenza, come naturale sbocco di una elevata e specifica professionalità acquisita”.
Quanto agli effetti della Sentenza delle Corte Costituzionale sui contratti del pubblico impiego, Callipo propone una soluzione ‘ponte’ “per la copertura delle posizioni dirigenziali scoperte, fino al completamento delle procedure concorsuali autorizzate, per assicurare l’efficienza e la funzionalità di tutti gli uffici delle Agenzie fiscali”. Una soluzione transitoria, quindi, fino alla nomina in ruolo dei vincitori dei concorsi per dirigente, da completarsi entro il 31 dicembre 2016, sottolinea, “anche tramite procedure di interpello, trasparenti e aperte a tutti i funzionari di terza area, con una idonea anzianità e in possesso di comprovati incarichi di servizio”.
E questo, avverte, “valutata in particolare la indubbia strumentalizzazione in atto della complessa declinazione degli effetti della nota sentenza della Corte”.
Il segretario generale del Confsal Salfi precisa, poi, che “tali interventi, finalizzati a non destabilizzare un ineludibile presidio di legalità fiscale e di drenaggio di fondamentali risorse per il bilancio statale, non devono tuttavia tralasciare di focalizzare ulteriori azioni politiche tese, da un lato, a ridare prestigio, credibilità e incisività al sistema agenziale nel suo complesso e, dall’altro, a determinare e individuare responsabilità politiche e amministrative, anche oggettive ovvero indirette, incardinabili nel tempo su diversi politici e consiglieri ministeriali del Mef, ministri e sottosegretari, manager pubblici-dirigenti di vertice e non delle Agenzie, altri ‘registi’ a diversi livelli e non solo in seno al sistema agenziale”.
Inoltre, sottolinea Callipo, “la ‘ri-espansione’ del sistema delle relazioni sindacali inciderebbe profondamente sulla contrattazione integrativa di Agenzia che, a parere della Federazione Confsal-Salfi, deve poter ‘usufruire’ delle opportune guarentigie correlate con l’autonomia gestionale ‘di tipo aziendalistico’ delle Agenzie fiscali”.
“Il sistema convenzionale, opportunamente corretto e implementato, deve da un lato, assicurare il raggiungimento dei migliori obiettivi governativi in materia di fisco e finanza pubblica e, dall’altro, deve opportunamente assicurare gli strumenti di incentivazione del personale, non solo di carattere economico”, conclude.