Aix en Provence, 5 lug. (AdnKronos) – “Bisogna rendersi conto che, dopo quindici anni di Unione monetaria, non possiamo appartenere ad un’Unione monetaria senza avere un’economia flessibile. Abbiamo perso il tasso di cambio e quindi le economie devono poter far fronte agli shock. E’ così. Ci sono un’infinita di modi diversi di essere flessibili ma bisogna esserlo”. Ad affermarlo è il membro del direttorio della Bce, Benoit Coeuré, nel corso del suo intervento agli incontri economici di Aix-en-Provence, in Francia.
“Se non si fanno le riforme necessarie, se non si raggiunge il grado di flessibilità necessario, i paesi in questione saranno dipendenti di trasferimenti di budget da parte degli altri paesi europei che i contribuenti degli altri paesi non accettano per forza: ne vediamo esempi”, sottolinea Coeuré. Proprio per questo, aggiunge, “ci vuole un arbitrio che è la Commissione Ue. Ma queste raccomandazioni ai Paesi sono poco applicate. C’è bisogno di un reengineering di queste procedure”.
Ogni Stato membro della zona euro “può fare le riforme in modo diverso e a modo suo ma bisogna farle. Serve un’incitazione affinché ogni Paese faccia le riforme necessarie”.