Aix en Provence, 5 lug. (AdnKronos) – “La ripresa nella zona euro è evidente. L’anno prossimo dovremmo registrare una crescita del 2% e lo scarto tra l’Ue e la zona euro è ormai praticamente colmato. Possiamo dire che, in generale, la politica di consolidamento dei bilanci ha portato i suoi frutti”. Ad affermarlo, intervenendo agli incontri economici di Aix-en-Provence, è il Commissario Ue per gli Affari economici, Pierre Moscovici, sottolineando la necessità “di accentuare le riforme strutturali”.
Nell’area dell’euro, rileva Moscovici, “c’è uno Stato di troppo e si chiama disoccupazione. Nella zona euro, in questi ultimi dieci anni, abbiamo assistito ad un’esplosione della disoccupazione, ad un deficit di crescita e ad un calo degli investimenti. In 8 anni, tra il 2007 e il 2015, il tasso di investimento nell’area dell’euro è sceso del 15% mentre i nostri principali concorrenti hanno investito massicciamente. Se non cambiano le cose, tra dieci anni, non giocheremo più in serie A”.
Proprio per questo la priorità della Commissione Ue “è incoraggiare gli investimenti” come è stato fatto con il piano Juncker. Un piano che contribuirà a fare aumentare gli investimenti “ma che non è una finalità e non basterà da solo a colmare i deficit di investimenti”. Ma non solo. “Bisogna anche proseguire in politiche di bilancio serie ma non ostili alla crescita”. Inoltre, aggiunge Moscovici, “bisogna accelerare le riforme strutturali” e fare in modo che “i paesi in situazione favorevole facciano di più e dare più flessibilità agli Stati membri che investono”. Sul lato della politica monetaria le misure prese della Bce “mi sembra appropriate”. Con l’adozione di queste misure, conclude Moscovici, “sono certo che avremo dei risultati”.