Roma, 20 mag. (AdnKronos) – Stop ai lavori del Parlamento per fornire una corsia preferenziale al reddito di cittadinanza? “Sono a disposizione. Volentieri, subito, domani mattina. Anzi, metto a disposizione la settimana successiva al 2 giugno per discuterne insieme. Se questo messaggio così liberale di Di Maio è vero, io ci sto alla grande e ci stavo anche prima, ed è il messaggio che cercavo di dare a loro”, ovvero ai 5 Stelle. Così Pippo Civati, fresco di addio al Pd, commenta all’Adnkronos le parole del vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, membro del direttorio M5S, che ha proposto una pausa dei lavori del Parlamento per approvare, prima dell’estate, il reddito di cittadinanza.
“Si può fare – osserva Civati – mettendo insieme le proposte che si stanno moltiplicando, ma con la preoccupazione di insistere sul tema delle coperture perché”, da un lato, ci sono “gli 80 euro che Renzi non ha voluto rimodulare”, dall’altra il nuovo nodo pensioni, “che adesso il governo sta rovesciando come fosse un’invenzione di Renzi, mentre è un obbligo che il governo ottempera peraltro in modo molto parziale. Ma questa riflessione io sono pronto a farla quando vogliono, anzi mi metto a disposizione”, ribadisce.
A chi gli chiede se ci siano margini per una maggioranza trasversale che possa approvare il reddito minimo, “secondo me – replica Civati – su un provvedimento di questo tipo una maggioranza variabile non la può sopportare il Pd, e questo dimostra come le minoranze dem, con tutto il rispetto, debbano chiarire fino a che punto possono spingersi”.