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La provincia di Arezzo chiede che il calciatore Sarsak sia liberato

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La provincia di Arezzo chiede che il calciatore Sarsak sia liberato

Il consiglio provinciale di Arezzo chiede alle autorità israeliane di liberare il calciatore della nazionale palestinese Mahmoud Sarsak Tutti i gruppi hanno votato a favore della mozione presentata dal capogruppo della Federazione della Sinistra Alfio Nicotra. “Con questo voto – ha affermato Nicotra – la Provincia di Arezzo si unisce alle tante istituzioni del mondo politico e sportivo che hanno chiesto la liberazione del giovane calciatore detenuto illegalmente in base alla legge speciale sull’occupazione delle terre palestinesi . Rendo pubblico il voto del consiglio provinciale oggi che i riflettori dell’europeo di calcio si sono spenti, affinché rimanga accesa una luce nei confronti degli sportivi palestinesi che non possono esercitare la loro passione sportiva o il loro lavoro.” La mozione approvata all’unanimità ricorda come “Mahmoud Sarsak sia nato a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, ed è da piccolissimo che scopre la sua passione per il calcio, che lo porta nel giro di un po’ di anni a giocare con la squadra locale. Non possa molto tempo, che arriva a giocare con la nazionale palestinese nel ruolo di centravanti. Grazie al calcio, Mahmoud può uscire da Gaza per alcune partite. Il 22 luglio 2009 viene arrestato senza alcun accusa al valico di Eretz, passaggio obbligato per chi debba entrare nei Territori Occupati da Gaza. Viene tradotto nel carcere di Ashkelon per trenta giorni, interrogato e torturato. Viene poi trasferito nel carcere di Ramleh, dove tuttora è detenuto.”
La notizia positiva la porta lo stesso consigliere Nicotra illustrando in aula la mozione “ le autorità israeliane hanno consentito che il calciatore Sarsak fosse ricoverato in un ospedale, perché dopo tre mesi di sciopero della fame il ragazzo era ormai arrivato allo stremo delle forze. Le autorità israeliane hanno informato il suo avvocato e la Fifa che il ragazzo sarà messo in libertà il prossimo 10 luglio”.
Nicotra che ricorda come “anche la nazionale spagnola neovincitrice del campionato europeo e campioni come Enric Cantonà hanno chiesto la liberazione del loro collega” ha rivolto un invito alla stampa “anche locale” affinché parli di questa vicenda. “Il timore concreto è che Israele si rimangi la promessa della sua liberazione – per questo ha concluso il capogruppo della Fds- è fondamentale tenere viva l’attenzione sul problema.”