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Valdichiana, un esempio nell’assistenza territoriale

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Cortona – La Valdichiana ha anticipato nei fatti l'evoluzione che la sanità aretina e toscana stanno promuovendo con il cosiddetto “Distretto forte”: strutture territoriali capaci di intercettare le crescenti necessità di una popolazione che aumenta le sue aspettative di vita, ma non sempre invecchia in piena autonomia. Strutture in grado di assicurare risposte più vicine al domicilio degli utenti, ma con gli stessi livelli qualitativi e di sicurezza degli ospedali. In Valdichiana su 53 mila abitanti, il 25% (più di tredicimila persone) ha oltre 65 anni, con addirittura quasi duemila ultraottantacinquenni.
Chi programma a medio e lungo termine deve tenere ben presenti questi dati, sapendo, inoltre, che ogni dieci anni la vita media in Italia cresce di due anni e mezzo (tre anni e mezzo in Toscana). Ebbene, in Valdichiana, in soli tre anni la vita media è cresciuta di un anno e mezzo, con una tendenza nei dieci anni ad un aumento proiettato sopra i quattro anni di vita media. “Una condizione – ha detto il Dg della Asl Desideri – che secondo i demografi e gli esperti porterà attorno al 2020 ad una situazione difficilmente gestibile, se non ci si prepara adeguatamente”.

VALDICHIANA, UN PASSO AVANTI SU TUTTI
“La Valdichiana è un modello di riferimento nazionale" ha detto Desideri introducendo l’incontro con la Conferenza dei sindaci dei cinque comuni che compongono questa zona. Un riconoscimento che interessa i medici di medicina generale, il volontariato, gli operatori della Usl e gli stessi amministratori pubblici che hanno accompagnato anche con azioni concrete questo processo.
“Qui è nata la prima Casa della salute, che in soli cinque mesi ha fatto registrare quasi sessantamila accessi – è stato sottolineato – e adesso, nei prossimi due anni, di Case della salute ne nasceranno 10 in tutta la provincia. La prossima al via è quella di Foiano, poi sarà la volta di Cortona.

UN TERRITORIO CON TANTE SPECIFICITA’
Parlare di sanità in Valdichiana significa, soprattutto, misurarsi con un territorio dalla conformazione complessa, con centri abitati popolosi (Cortona e Castiglioni), altri di minore entità (Foiano, Lucignano e Marciano) e tante, tantissime frazioni, da quelle di fondovalle a quelle montane. Una condizione difficile, che richiede una forte programmazione e attenzione nella distribuzione delle risorse. "In questo ambito, ha detto il Dg, dobbiamo puntare in modo forte sulla domiciliarizzazione delle risposte, disinvestendo su forme inappropriate di spesa dell’ospedale che sono ancora presenti. Partiremo presto con il progetto di telemedicina per i pazienti più critici – ha proseguito Desideri – con la nostra azienda che farà da apripista per la Toscana”.

L’ACCORDO CON I MEDICI
La vera scommessa che in Valdichiana è partita da tempo e fonda il suo sviluppo nell’accordo con i medici di famiglia, è sulla prevenzione, sugli stili di vita, su una assistenza 24 ore su 24 (12 garantite dai medici di famiglia associati e 12 dalla guardia medica collocata nelle stesse strutture e in rete).
Controllo del rischio cardiovascolare, dell’obesità e della frattura del femore, screening oncologici, diffusione dell’attività fisica assistita e consigli sul buon uso del farmaco e sull’alimentazione, sono tutte azioni che andranno sostenute e valorizzate per prevenire e spesso sconfiggere patologie che peggiorano la qualità della vita dei cittadini, con un costo sociale enorme.
Forte anche l’impegno sui temi del disagio giovanile. Il Sert della zona, è stato ricordato, sta seguendo in questo periodo 131 giovani tossicodipendenti, 93 alcolisti, 56 tabagisti, 9 gambling (dipendenza da gioco d’azzardo) e 18 pazienti con doppia diagnosi.

FRA SANITARIO E SOCIALE
E' stato il sindaco di Foiano a sottolineare le gravi difficoltà che si prospettano sul settore sociale. “A parte l’immotivata differenza del trasferimento di risorse dallo Stato – ha sottolineato Franco Parigi – con Foiano che riceve 112 euro ad abitante, contro ad esempio i 500 euro di Firenze e Milano e i 700 di Napoli, abbiamo bisogno di certezze anche dalla Regione Toscana, in merito alle risorse destinate alla non autosufficienza e sugli effetti che queste possono determinare nella gestione delle strutture di nostra competenza ”.
Un'esigenza in parte condivisa anche dalla Asl: "Nell’area della non autosufficienza, rischiamo di assistente ad un autentico tsunami – ha ricordato Desideri – sottolineando le difficoltà oggettive che potrebbero derivare dall'eventuale diminuzione dei fondi disponibili, specialmente in una vallata come la Valdichiana, con tante strutture pubbliche e private convenzionate che danno concrete risposte in questo settore".