Home Nazionale ‘Tokyo una città spettrale, la gente gira con l’elmetto’

‘Tokyo una città spettrale, la gente gira con l’elmetto’

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Roma, 12 mar. (Adnkronos) – Tokyo, una città spettrale dove la gente cammina con l'elmetto anche dove non ci può essere pericolo di crolli e con tutto il kit- antiterremoto. E' la fotografia scattata da Sheela Alecci, giornalista 28enne free lance per tivu internazionali originaria di Roma, a Tokyo da quattro anni.
"Le scosse qui in Giappone sono una cosa normalissima. Solitamente ogni mese ce ne è una. Ma stavolta hanno superato ogni aspettativa. Le scosse continuano tutt'ora e si vive con la sensazione di un continuo mal di mare senza sapere mai che fare nonostante le esercitazioni ", spiega all'Adnkronos la giornalista. In questa occasione l'allarme, come racconta la Alecci, "è stato dato un minuto prima. Il che ha permesso di salvare tantissime persone".
La preoccupazione è per l'esplosione di parte di un reattore. "Pare che non ci siano pericoli di radiazioni a quanto hanno spiegato – osserva la giornalista italiana -. Stanotte abbiamo avvertito un'altra scossa al reattore nucleare e quindi si rimane in dormiveglia. Sempre con la paura". La metropoli giapponese anche in queste ore continua a raccogliere una "fiumana di gente che attraversa la città con l'elmetto. Una scena di grande impatto e incredibile visto che non ci possono essere pericoli di crollo in aperta città – rileva Sheela Alecci – e con tanto di kit antiterremoto ma significativa dell'impatto che questo terremoto ha avuto sulla popolazione".
E camminando per le città devastate non è raro assistere ad un'altra immagine di grande impatto: "Impiegati avvolti nei cartoni come barboni di lusso che dormono all'aperto per paura dei crolli". E ad ogni scossa "quella sgradevole sensazione di mal di mare come quando si è in barca e il mare è grosso – racconta ancora la giornalista italiana – e il non sapere che fare e chi chiamare perché i telefoni sono spesso isolati". Ancora oggi, giornata prefestiva, Tokyo si presenta come una città spettrale. "Solitamente – racconta la Alecci – è piena di gente. Oggi non c'è nessuno in giro. Tutti hanno paura di prendere il treno.
La gente cammina, cammina e magari preferisce dormire alla stazione anziché rinchiudersi da sola tra le quattro mura di casa perché qui a Tokyo le persone sono abituate a vivere sole, in monolocali. E si è soli anche nella paura di nuove scosse".

Articlolo scritto da: Adnkronos