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Euro, respinte le richieste dell’Irlanda

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Bruxelles, 12 mar. (Adnkronos) – Dopo una maratona durata oltre sette ore e conclusasi all'1,30, i leader dei 17 Paesi dell'eurozona hanno raggiunto un accordo sul nuovo Patto per l'euro, deciso di rafforzare la capacità del fondo salva-stati e di ridurre il tasso di interesse sul prestito alla Grecia, il cui rimborso è stato esteso da tre a sette anni e mezzo. Scontro, invece, sull'Irlanda, che si è presentata a Bruxelles con una serie di richieste, "nessuna delle quali è stata accettata", ha detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Fresco vincitore del voto del 25 febbraio scorso, il premier irlandese Edna Kenny ha insistito per una rinegoziazione delle condizioni del prestito accordato a dicembre dall'European financial stability facility (Efsf), in particolare una riduzione dei tassi di interesse, attualmente intorno al 5,8%, ed un'estensione del rimborso. Ma il capo del governo di Dublino si è trovato di fronte al muro franco-tedesco che, in cambio della rinegoziazione, esige dall'Irlanda un aumento della tassa sulle società, che è al 12,5% e che Parigi e Berlino ritengono "distorsiva della concorrenza". "L'Irlanda non ha rispettato i requisiti richiesti per ottenere la riduzione dei tassi di interesse", ha detto il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy in una conferenza stampa alla fine del vertice, precisando che a Dublino non erano state poste "condizioni precise, ma un impegno costruttivo sul coordinamento fiscale".
"Non abbiamo potuto decidere niente oggi sull'Irlanda – ha lamentato la cancelliera tedesca Angela Merkel – Non siamo ancora veramente soddisfatti di quello che l'Irlanda ha proposto ed è per questo che la riduzione dei tassi di interesse è stata decisa solo per la Grecia (di 100 punti base, dal 5,2 al 4,2%, ndr), che è pronta a nuovi sforzi supplementari". Delle richieste dell'Irlanda e delle condizioni per una rinegoziazione del prestito si riparlerà al prossimo vertice dell'Ue del 24 e 25 marzo a Bruxelles, ha assicurato il presidente francese Nicolas Sarkozy.
"Molto soddisfatta" si è invece detta la Merkel per l'accordo trovato a Bruxelles tra i leader dell'eurozona sulle "grandi linee di un pacchetto complessivo" per affrontare la crisi del debito sovrano. Ugualmente soddisfatto il premier Berlusconi: "Missione compiuta" su debito e Mezzogiorno. L'Italia "ha raggiunto i due obiettivi" con i quali si era presentata al vertice dei leader dell'Eurogruppo. "Abbiamo ottenuto di poter introdurre facilitazioni per le aree depresse, quindi per il nostro Sud – ha spiegato il premier – fiscalità di vantaggio o anche altre cose". E sul debito, ha detto Berlusconi, è passata la richiesta dell'Italia di considerare "la finanza privata" come fattore rilevante nella considerazione della sostenibilità dei conti pubblici di un Paese.
I capi di Stato e di governo dell'Eurogruppo hanno poi raggiunto un accordo per rafforzare la capacità dell'Efsf, che potrà contare sulla "piena disponibilità" dei 440 miliardi di euro di garanzie (finora ne erano spendibili solo 250, ndr), e del futuro Esm (meccanismo di stabilità europeo), che avrà una dotazione di 500 miliardi. Inoltre, questi strumenti saranno "più flessibili", ha assicurato Van Rompuy, e "avranno la capacità di intervenire sul mercato primario" dei titoli. Il presidente del Consiglio europeo si è infine detto "felice di annunciare che oggi sono state prese importanti decisioni: è stato raggiunto un accordo sul Patto per l'euro ed un'intesa di principio su altri elementi del pacchetto economico" per il rafforzamento della governance e "questo ci permetterà di voltare pagina". Prossimo appuntamento tra due settimane a Bruxelles per la nuova riunione dei leader dei 27.

Articlolo scritto da: Adnkronos