Home Nazionale Batik a rischio in Indonesia

Batik a rischio in Indonesia

0

GIAKARTA – Il tradizionale batik dell'Indonesia non appare più, oggi, un souvenir tanto tipico. Secondo Ade Sudradjat, vice presidente dell'Associazione Nazionale dei Tessuti, è sempre più alta la percentuale dei batik 'made in Cina'. ''Negli ultimi tre anni i bazar delle nostre città sono stati inondati da batik fatti in Cina – ha detto ad Aki – Adnkronos International -. Questo ci preoccupa perché è un rischio per la nostra industria e per la reputazione del nostro batik''.

Il ministero del commercio ha detto che i batik illegali importati dalla Cina l'anno scorso hanno raggiunto il 10% del totale venduto in Indonesia, per un valore di quasi tre miliardi di dollari. Secondo stime approssimative, sono circa 800mila le persone impiegate nell'industria del batik. La maggior parte di queste sono donne che lavorano in piccoli workshop nella zona centrale dell'isola di Giava. Il batik è una tecnica usata per colorare i tessuti a riserva, mediante la copertura delle zone che non si vogliono tinte tramite cera o altri materiali impermeabilizzanti: argilla, resina, paste vegetali, amido. Si tratta di un procedimento molto laborioso ed è considerata una delle forme artistiche più rappresentative dell'Indonesia.

Astuti, un artista-artigiano con uno studio a Yogyakarta, consiglia di osservare bene i tessuti batik prima di comprarli. ''Quelli disegnati con il canting (un piccolo serbatoio metallico dotato di manico e di un beccuccio che fa uscire la cera ndr.) non sono mai perfetti, questo è visibile soprattutto nelle linee delle forme riprodotte. Quelli stampati, invece, hanno delle line perfette, ma sono dei falsi'' – ha spiegato ad AKI -. Il batik vero è un pezzo unico, mentre le imitazioni sono riprodotte tante volte''.