ITALIA – Attualmente il Made in Italy vive una situazione critica dovuta alle distorsioni presenti sui mercati internazionali. Le mutate regole delle concorrenza internazionale consentono importazioni a basso costo spesso realizzati in condizioni di dumping sociale. Da sempre Confartigianato ha promosso una collaborazione tra produttori e lavoratori del Made in Italy da un lato e consumatori dall’altro, per la realizzazione di un acquisto più informato, responsabile e consapevole. E con la firma del primo protocollo d’intesa tra l’Alto Commissario per la lotta alla contraffazione Giovanni Kessler ed il Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini è stato fatto oggi un grande passo avanti in questo senso.
‘Lo scopo dell’accordo? Quello di dare, anche sulla base dell’eccellente livello di collaborazione già raggiunto attraverso la partecipazione di Confartigianato al Tavolo permanente degli imprenditori, dei lavoratori e dei consumatori istituito presso l’Alto Commissario, ulteriore impulso alle attività anticontraffazione – spiega Mauro Giovagnoli, Segretario di Confartigianato Imprese Arezzo – La continua espansione del fenomeno della contraffazione, che genera tra le altre cose forti perdite di gettito fiscale per lo Stato e mancati introiti per le imprese, ha spinto la Confartigianato a potenziare il livello di protezione del settore, puntando su una più stretta collaborazione tra le istituzioni pubbliche e tutti gli operatori che operano a livello nazionale, comunitario ed internazionale’.
Punto centrale dell’accordo è il recepimento da parte dell’Alto Commissario delle specifiche esigenze di settore anche attraverso la segnalazione da parte di Confartigianato di casi specifici e la trasmissione di dati ed informazioni utili per combattere il fenomeno in Italia. Secondo Confartigianato è necessario infatti elaborare un piano di azione unitario mirato a fronteggiare la contraffazione nella maniera più efficace, mediante soprattutto azioni di monitoraggio, prevenzione e repressione.
‘Con l’accordo, la Confartigianato s’impegna a collaborare con l’Alto Commissario anche nelle attività di informazione e di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e degli imprenditori associati sulle conseguenze negative provocate da questo fenomeno – continua Giovagnoli – nel migliorare gli strumenti di prevenzione e di contrasto in considerazione dei danni che la produzione e la commercializzazione di prodotti falsi provoca agli artigiani, alle piccole imprese e all'economia dell'intero Paese’.
‘Cosa significa acquistare un prodotto non contraffatto? Innanzi tutto è garanzia di qualità – conclude il Segretario di Confartigianato Imprese Arezzo – prezzo corrispondente al valore intrinseco rispetto a prodotti a basso costo realizzati con tecnologie meno efficienti ed inquinanti, identificazione aziendale grazie all’etichetta, lavorazione artigianale. E ancora, personalizzazione del prodotto, durata nel tempo, rispetto della normativa del lavoro. Per questo è necessario imparare a tutelare i nostri prodotti attraverso un’adeguata regolamentazione, indicando il paese di produzione ed esportando con le merci la cultura italiana nel mondo’.