Home Attualità Il monumento a Nassiriya ricordi tutte le vittime

Il monumento a Nassiriya ricordi tutte le vittime

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AREZZO – In merito al monumento alle vittime di Nassiriya, Rifondazione Comunista ha da sempre ritenuto che dovesse essere ubicato in un’area visibile individuata in pieno accordo tra la giunta comunale e la sovrintendenza. Abbiamo respinto al mittente il tentativo del centrodestra di strumentalizzarlo per una sterile polemica politica.

Per questo abbiamo richiesto al sindaco che il monumento non sia solo dedicato ai 12 carabinieri che persero la vita in quell’attentato, ma a tutte le vittime di quell’odioso atto. Tra essi anche cinque militari dell’esercito, due civili italiani (Stefano Rolla e Marco Beci) e nove civili iracheni (tra i quali diversi bambini).
Rimane inalterato il nostro giudizio negativo sulla partecipazione italiana all’occupazione dell’Iraq voluta da George Bush. Occupazione e guerra che ha rafforzato il terrorismo internazionale e provocato decine di migliaia di vittime tra civili e militari. Proprio per questo il tributo alle vittime ci pare perfettamente in linea con la posizione espressa dal grande movimento pacifista mondiale, che quelle e altre vittime voleva evitare scegliendo strade diverse da quelle poi tragicamente seguite: quelle della guerra infinita e indefinita. Va merito al nuovo governo italiano aver richiamato in Patria i nostri militari rompendo in questo una subalternità politica alle scelte unilaterali e contrarie al diritto internazionale dell’amministrazione Usa.
Abbiamo sempre ritenuto che i monumenti ai caduti servissero non solo a mantenere viva la memoria delle vittime, ma anche come monito contro ogni guerra. I cittadini spagnoli che scesero in piazza dopo gli attentati alla stazione di Atocha gridavano “Nostre le vittime, vostre le guerre”. E non c’è dubbio che noi del Prc stiamo sempre dalla parte delle vittime delle guerre, indipendentemente dalla loro nazionalità e dalla loro divisa.