Home Attualità Intervento dell’on Donatella Poretti della Rosa nel Pugno

Intervento dell’on Donatella Poretti della Rosa nel Pugno

0
Intervento dell’on Donatella Poretti della Rosa nel Pugno

ROMA – La giornata europea del consumatore e' stata occasione per la conferenza stampa sulla class action tenutasi oggi alla Camera, denunciando le mosse del Governo per snaturare questo importante strumento di tutela giuridica dei consumatori.

Insieme a me erano presenti gli onorevoli Stefano Pedica (Italia dei Valori), Gino Capotosti (Udeur), Mauro Fabris (Udeur), Primo Mastrantoni, segretario Aduc (Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori) e Domenico Bacci, Segretario nazionale SITI (Sindacato Italiano Tutela Investimento), promotore del Coordinamento delle associazioni di tutela di interessi collettivi specifici non comprese nel ddl del Governo sulla class action.

In commissione Giustizia della Camera sono in discussione due tipi di proposte sulla Class Action (1). Il testo sostenuto dal Governo considera il consumatore un soggetto passivo nelle mani di quelle associazioni di consumatori che prendono i contributi di Stato e che sono dirette dal ministero dello Sviluppo Economico, nonche' nelle mani delle corporazioni professionali e delle camere di commercio. Il risarcimento potra' avvenire solo dopo che -a sentenza favorevole- ognuno faccia poi causa individuale.

Nella proposta elaborata dall'Aduc, di cui sono prima firmataria insieme a Daniele Capezzone (2), e nelle altre proposte di legge presentate da alcuni deputati oggi presenti (tutte si rifanno al medesimo testo Aduc, con lievi modifiche), si intende rendere il consumatore soggetto attivo e consapevole dei propri diritti. Chiunque potra' ricorrere, singolo o gruppo ad hoc, sara' poi il giudice a deciderne la legittimita'.

Spero che ci si renda conto dell'errore che si commetterebbe nel far passare cosi' com'e' la proposta del Governo. L'unica novita' sarebbe l'aver creato una nuovo gruppo di privilegiati (l'associazione di consumatori) che si affiancherebbe a quelli gia' esistenti, confermando la nostra economia e societa' strutturata e funzionante in corporazioni. Le politiche di liberalizzazione in corso hanno senso e prospettive solo se gli strumenti di difesa del cittadino -come la Class Action- saranno anch'essi liberalizzanti, diretti, semplici, accessibili ed economici, superando gli schemi e le organizzazioni corporative.

Un esempio e' stato fornito da Primo Mastrantoni che ha ricordato come "proprio la settimana scorsa sono state ufficialmente certificate come Class Action dal tribunale di New York le due azioni legali promosse da aderenti all'Aduc nei confronti della repubblica Argentina per la vicenda dei bond. In Italia, se dovesse essere approvata la proposta del Governo sulla Class Action, questo non sarebbe possibile, perche' il diritto ad agire non spetterebbe a chiunque". (3)

Questa accusa e' stata sostenuta anche da Domenico Bacci che, documenti della Presidenza del Consiglio alla mano, ha denunciato come il Governo abbia previsto "l'estensione alle associazioni di categoria presenti nella Consulta generale per l'autotrasporto del potere di rappresentanza in giudizio dei propri iscritti". Anche in questo caso la possibilita' di ricorrere dipende dall'iscrizione o meno ad una certa lobby.