AREZZO – In questi giorni è stata installata una nuova antenna per la telefonia mobile nella zona di porta Crucifera. “Ci sono state alcune segnalazioni – commenta l’assessore all’Innovazione Tecnologica Ilario Nocentini”- sia per il "rischio" radioelettrico, sia per l'impatto estetico. Voglio quindi chiarire il ruolo del Comune nella procedura di installazione delle antenne della telefonia mobile. Il Codice delle Comunicazioni Elettroniche, prevede che l'antenna della telefonia mobile sia un servizio pubblico, il che conferisce agli operatori il diritto di installare le antenne nelle zone che loro reputano necessarie per lo sviluppo delle loro infrastrutture di reti. In genere l'operatore individua una zona e l'antenna deve essere locata nel raggio di 50 metri dalla zona individuata”.
Il Comune ha un regolamento in materia, che obbliga l'operatore a posizionare l'antenna in area pubblica, questo sia per pianificare l'utilizzo del territorio, sia per far sì che almeno il canone incassato per l'utilizzo dell'area vada a beneficio della collettività.
Quando ciò non è possibile, come nel caso dell'antenna di Porta Crucifera, l'operatore ha diritto ha trovare un sito privato se il proprietario dello stabile concede l'uso, dietro pagamento di affitto.
“Nel caso in questione – prosegue Nocentini – è successo esattamente questo: l'operatore ha individuato un sito privato e vi ha collocato l'antenna. Riguardo all'impatto estetico, l'amministrazione comunale aveva chiesto di installare un'antenna di minor impatto visivo, ma il parere vincolante della sovrintendenza ha prescritto che le antenne dovevano essere ben visibili”.
Chi volesse comunque verificare che i campi elettromagnetici siano al di sotto dei limiti di legge, ovvero 6 V/m, può richiedere al Comune, al numero 0575377951, o all'ARPAT di Arezzo, di avere in casa gratuitamente per alcuni giorni una centralina di rilevazione dei campi.
“Vorrei fare anche un discorso su Saione – conclude Nocentini – dove gli operatori cercano di collocare un'antenna nella zona della chiesa. Ho negato l’uso del terreno individuato dalla precedente amministrazione nel minuscolo giardinetto tra la scuola IV novembre e la BPEL. Ora quindi gli operatori stanno cercando un privato e se qualcuno firma il contratto di locazione, l'antenna verrà collocata. Mi preme sottolineare che il Comune cerca di razionalizzare le collocazioni delle antenne, ma se poi un cittadino, per prendersi i soldi dell'affitto, stipula il contratto, possiamo fare ben poco”.