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Equal Pist, il welfare che contamina la cultura

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AREZZO – La cultura come parte integrante del vivere bene dei cittadini. È questa l’idea di fondo del seminario "Promozione culturale e politiche di welfare", organizzato dal comitato Arci di Arezzo in collaborazione con la Provincia, nell’ambito del progetto Equal Pist, Promozione Impresa Sociale Toscana Sud che si è svolto nella Sala dei Grandi del palazzo della Provincia. "Il seminario – spiega Carlo Umberto Salvicchi, presidente di Arci Arezzo – ha voluto rappresentare uno stimolo affinché le politiche di promozione culturale siano considerate parte di quelle di welfare, soprattutto in momento socio-culturale come questo. Le associazioni di promozione sociale sono sicuramente i soggetti più consoni a portare avanti progettualità di questo genere ed è importante aver trovato interesse ed entusiasmo da parte della Provincia. In questo senso il seminario vuole essere il primo passo per approfondire e consolidare questo tipo di interventi, grazie alla sinergia del terzo settore con gli Enti Locali, comuni in primis". Il progetto Equal Pist è un’iniziativa comunitaria finanziata dal Fondo Sociale Europeo, rivolta a contrastare il fenomeno della disoccupazione e sostenere nuovi metodi di lotta contro discriminazioni e ineguaglianze nel mercato del lavoro. I partner nel territorio di Arezzo sono Provincia, Camera di Commercio, Arci, consorzio Coob, Ucodep e cooperativa Koinè. "In questa iniziativa – spiega la Vicepresidente della Provincia, Mirella Ricci – si coniugano cultura e welfare, con una progettualità che parte fin dalla formazione degli operatori. Non solo progetti di base, quindi, ma un serio lavoro per creare una cultura diversa, per dare la possibilità a chi vive situazioni di disagio di avvicinarsi alla musica, al teatro, alla pittura. E questo non abbassando la qualità dell’espressione artistica, ma avviando percorsi condivisi capaci di dare risultati importanti". Al seminario hanno portato il loro contributo originale tre ospiti speciali, legati a vario titolo al mondo del teatro: Gianfranco Pedullà della Rete teatrale aretina, Piero Chierici di Diesis Teatrango e Sauro Testi, sindaco di Bucine ma anche autore di testi. Il seminario è stato così soprattutto un momento di confronto "operativo" tra esperienze: il teatro in carcere di Pedullà, il teatro con la disabilità di Chierici, il teatro ‘allargato’ di Testi. Tre esperienze diverse ma intrecciate, che hanno in comune la prossimità con quei territori di marginalità e disagio in cui opera il terzo settore. Sta qui il senso di questa ‘contaminazione’ tra settori: l’Arci e la Provincia di Arezzo scommettono insieme su un'azione culturale che non resta avulsa dalle politiche sociali, poiché l'innalzamento della qualità della vita dei cittadini passa per questa strada. "Anche attraverso la cultura si fa promozione sociale – afferma Adriano Scarpelli, coordinatore del progetto Equal Pist. La cultura è arricchimento e sviluppo della persona, è riflessione sul presente, è creazione di una rete di relazioni da cui può nascere il senso della comunità. La promozione culturale è quindi indubbiamente parte di quella promozione sociale che come Equal Pist intendiamo sostenere. Infatti tra i risultati importanti dell’azione di Equal Pist c’è la creazione dei Caps, sportelli gratuiti di consulenza e assistenza dedicati interamente alle associazioni di promozione sociale, aperti dall’Arci ad Arezzo, così come a Siena e Grosseto". A ribadire il desiderio di una proficua connessione tra teatro e politiche sociali, e in omaggio alla Giornata Nazionale del Teatro organizzata dall’Arci per il 31 ottobre, in apertura e chiusura dei lavori il seminario ha ospitato due interventi musicali-teatrali in tema, dal titolo "Note precarie", messi in scena da Enrico Fink, voce e flauto, Massimo Ferri alla chitarra e Paco Mengozzi al violoncello.