AREZZO – Soddisfazione di CNA per le nuove normative antiriciclaggio che interessano orafi e antiquari. “Soddisfazione di merito e di contenuto – precisa Moreno Carloni, Presidente Orafi e Argentieri di CNA Arezzo. Intanto di merito perché nella relazione di accompagnamento al Decreto Legislativo si può leggere che le nuove norme sono “ispirate a principi di semplificazione e snellezza procedurali tali da non porre le attività stesse in condizioni operative di svantaggio rispetto alle analoghe categorie di altri paesi europei”. E’ un segnale importante verso la nostra categoria – sottolinea Carloni – che viene messa nelle condizioni di operare alla pari a livello internazionale”.
Il Ministero dell’Economia ha quindi accettato le osservazioni di CNA che chiedeva di semplificare procedure troppo complesse. Ricordiamo che finora, per transazioni o movimentazione di mezzi di pagamento di importo superiore a 12.500 euro, era richiesta l’identificazione del cliente, la registrazione e l’archiviazione delle operazioni e la segnalazione di quelle sospette. Adesso, a partire dal 29 dicembre, rimane solo l’obbligo di quest’ultima segnalazione.
“Come è facile immaginare fino ad oggi tutto ciò si traduceva – osserva Carloni – in una serie di appesantimenti burocratici per le imprese che certo non serviva a combattere il crimine organizzato ma a gravare ulteriormente sui bilanci delle imprese in termine di maggiori costi. Più volte abbiamo segnalato, a carico delle nostre imprese, i costi della formazione degli addetti e la difficoltà di gestire l'intreccio tra Codice della Privacy e normativa antiriciclaggio”.
Ecco le altre novità: il limite di 12.500 euro per l'obbligo di identificazione della clientela è salito a 15.000 euro; il limite di 12.500 euro per il trasferimento di denaro contante o di libretti di deposito bancari o postali al portatore o di titoli al portatore tra soggetti non abilitati è stato abbassato a 5.000 euro (anche per le operazioni frazionate); viene soppresso l'UIC (Ufficio Italiano Cambi) e al suo posto – in tema di antiriciclaggio – nascerà l'UIF (Unità di informazione finanziaria). Infine la mancata istituzione, da parte delle imprese, dell'Archivio Unico Informatico è punita con una sanzione amministrativa pecuniaria da 50.000 a 500.000 euro. Le segnalazioni di operazioni sospette andranno inviate direttamente all'UIF oppure agli Ordini Professionali che provvederanno a trasmetterle senza ritardo all'UIF.
“CNA conta a livello nazionale 3.500 tra orafi e antiquari – conclude Carloni – e si è battuta per semplificare l'attività di registrazione per le piccole imprese. Se le banche non sono in grado di filtrare questi illeciti, non poteva certo risolvere i problemi una normativa che appesantiva la quotidianità dei nostri laboratori”.