Home Nazionale Risparmio: spread fa paura, italiani si informano su come tutelare patrimonio/Adnkronos (2)

Risparmio: spread fa paura, italiani si informano su come tutelare patrimonio/Adnkronos (2)

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(AdnKronos) – Il primo consiglio dei professionisti del settore è di non tenere più di 100mila euro sul proprio conto corrente e, anzi, avere meno liquidità possibile, investendo ad esempio in fondi azionari. Un modo per proteggersi sia dal fallimento delle banche, con la procedura della risoluzione prevista dal bail-in che colpisce i conti correnti sopra i 100mila euro, sia dal prelievo forzoso sui conti. “E’ consigliabile non avere conti correnti con liquidità superiore ai 100mila euro per evitare che vengano toccati in caso di bail-in. Oltre quella soglia il rischio è reale considerato che in questo momento vi sono banche italiane in difficoltà”, spiega Sabino Gagliardi, avvocato fiscalista e tributarista. “Occorre diversificare il più possibile i conti correnti e investire in strumenti finanziari, anche se i rendimenti negli ultimi anni sono stati minimi”.
Alessandro Pedrini, commercialista e titolare dello Studio Pedrini, consiglia “di non farsi prendere dal panico e cercare di diversificare i propri capitali, evitando i titoli di Stato italiani, dei quali le banche sono piene”, e i titoli azionari delle banche italiane, “che in caso di default italiano sarebbero ugualmente coinvolti. Un fondo azionario globale è sicuramente l’investimento più sicuro”.
In questo senso, si sottolinea dallo Studio Legale Internazionale Bertaggia, è fondamentale non scegliere la banca secondo il criterio della vicinanza o della conoscenza. “Occorre farsi consigliare da un professionista un istituto che abbia indici di solidità e patrimonializzazione elevati e possa quindi garantire maggiormente la restituzione del capitale versato. Esistono all’estero istituti più solidi rispetto alle banche italiane”. L’apertura di un conto corrente all’estero “è legale e legittimo, quando questo sia correttamente dichiarato nel quadro RW della dichiarazione dei redditi. La Ue o l’extra Ue non sono in sé importanti, ciò che conta è la solidità della banca prescelta”. In ogni caso per aprire un conto corrente non residente occorre l’introduction bancaria da parte di un professionista e una due diligence ai fini antiriclaggio e di regolarità fiscale e contributiva del soggetto.