(AdnKronos) – “La Commissione nazionale di Garanzia, riunitasi in via telematica in data 11 e 12 ottobre 2018, ha esaminato il ricorso di Matteo Coe + altri, con il quale si chiede di dichiarare la condizione di incompatibilità dell’onorevole, Roberto Giachetti, ai sensi del Codice Etico e dello Statuto del Pd premesso che: 1) Roberto Giachetti, regolarmente iscritto al Pd, è stato eletto alle ultime elezioni amministrative nell’Assemblea Capitolina di Roma Capitale; 2) Roberto Giachetti è altresì stato eletto alla Camera dei Deputati in occasioni delle ultime elezioni politiche”, si legge nel documento.
“Lo Statuto del Pd”, spiega la commissione di Garanzia, “sancisce l’incompatibilità tra la carica di parlamentare nazionale o europeo e quella di Consigliere di un comune con oltre 15.000 abitanti”. Ascoltato “in audizione, onorevole Roberto Giachetti ha esposto alcune motivazioni secondo le quali, a suo parere, non ricadrebbe nella situazione di incompatibilità: A) ‘L’impegno assunto con centinaia di migliaia di elettori del comune di Roma confligge con l’applicazione rigida dello Statuto’. Tale motivazione è squisitamente politica e non rileva ai fini della corretta applicazione dello Statuto”.
“B) la seconda motivazione consiste nel fatto che l’onorevole Giachetti è stato eletto in Consiglio comunale in qualità di candidato Sindaco non eletto e, per tale motivo, rappresenta tutta la coalizione e soprattutto quelle liste che non hanno ottenuto seggi. Anche tale motivazione è politica. Infine, “l’onorevole Giachetti ritiene, in ogni caso, di aver ottenuto preventivamente la deroga prevista, nel momento in cui la Direzione nazionale ha votato le liste di candidati alle politiche, in cui lo stesso Giachetti era inserito”. Ma anche questa argomentazione non ha convinto la commissione. “Tanto premesso, per tutti i motivi esposti delibera di concedere all’onorevole Roberto Giachetti il termine perentorio del 31 dicembre 2018 per optare quale tra le due cariche elettive continuare a ricoprire”.