Venezia, 17 mar. (AdnKronos) – “I voucher non sono sempre il male. In alcuni specifici casi servono per il contrasto al lavoro nero e hanno permesso di regolare l’attività lavorativa di migliaia di persone soprattutto nel settore agricolo”. E’ questa l’opinione di Giulio Rocca, presidente di Confagricoltura Venezia. “I voucher sono nati da una iniziativa di Confagricoltura insieme all’allora ministro del lavoro Cesare Damiano – spiega Rocca – Il Ministero aveva creato i voucher per i lavori stagionali in agricoltura, nello specifico per la raccolta di uva e frutta e per lavori stagionali. Solo successivamente questo dispositivo è stato reso disponibile per moltissime altre categorie di imprese che ne hanno ampiamente abusato”.
“Ma va ricordato che l’agricoltura utilizza meno del 2,5 per dei voucher emessi e la loro eliminazione è destinata a imprimere un gravissimo danno alle imprese agricole che non sapranno più come inquadrare i lavoratori stagionali”, spiega.
“Questa situazione riguarda anche molte imprese del veneziano visto che gran parte delle nostre coltivazioni sono destinate a vite per produrre una vasta gamma di vini di qualità. Un ulteriore rischio infatti è che per sfuggire alla piaga del lavoro nero, le imprese agricole si vedano costrette ad assumere i lavoratori a tempo determinato con un aggravio di costi”, spiega.