Home Nazionale Palermo: Pennino, il Pd? Nessuno mi caccerà mai da nulla perché sono libera (2)

Palermo: Pennino, il Pd? Nessuno mi caccerà mai da nulla perché sono libera (2)

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(AdnKronos) – Poi, sulla sua scelta di volere entrare nella eventuale Giunta Ferrandelli dice: “Ho preso il tempo che ho ritenuto necessario, continuato il mio impegno riflettendo a lungo sulla proposta di Fabrizio. E’ stato un tempo in cui le riflessioni non sono state di natura politica ma solamente di carattere umano e personale per la scelta che avevo fatto di abbandonare la politica. Alla fine ho deciso di accettare la sfida di Fabrizio nella speranza di poter dare un contributo per le cose che so fare, nella speranza di poter costruire risposte ai bisogni degli ultimi e degli invisibili di questa città”. “La mia storia è semplice e non bisogna andare lontano, è quella di chi ha sempre guardato alla soluzione dei problemi oltre gli steccati ed oltre i simboli perché i problemi di cui mi sono sempre occupata non hanno colore, non hanno steccati, simboli – prosegue – E’ arrivato il momento di dare finalmente delle risposte e sono fermamente convinta che i miei valori e la mia storia rivelino in che modo posso provare a dare queste risposte”.
E ancora: “Chi mi conosce sa che prima di tutto sono una mamma che ha un lavoro e che affronta la disabilità ogni giorno; chi mi conosce sa quanta passione ed impegno metto nelle battaglie che porto avanti prima di tutto credendoci fermamente. Allora non poteva bastare una designazione a ricoprire un incarico pubblico per scegliere di condividere questo percorso, alcune cose le dovevo osservare e mi dovevano convincere, e vi dico cosa mi ha convinto. Mi ha convinto il metodo che Fabrizio ha usato in questa sua campagna elettorale: il metodo fatto dell’ascolto, della capacità di stare in mezzo agli altri e di ascoltare tutti; un metodo che ha messo le periferie al centro e nel mio cuore è e resta lo Zen di Palermo che è il posto in cui sono nata e cresciuta”.
“Mi ha convinto il fatto che Fabrizio abbia avuto il coraggio di guardare alle capacità delle persone da voler in squadra e alle possibilità da dare a questa città nel sociale – prosegue – In ultimo ho deciso di essere qui perché, le persone, le famiglie, i volti dei bambini e degli adulti con disabilità che rappresento e che mi rappresentano, mi hanno chiesto con forza e coraggio di accettare la sfida lanciatami da Fabrizio. Perché a loro lo devo, a loro non interessano gli schemi, che ormai sono confusi in tutta Italia, rispetto alle alleanze che portano ai governi delle nostre città; a loro, e solo a loro devo questa mia scelta, perché è arrivato il tempo di fare. Mi sono sempre occupata di questioni che riguardano il sociale, degli ultimi, degli invisibili, l’ho fatto da ragazza prima e giovane donna poi cresciuta nelle periferie arrabbiate della mia città; ho continuato da madre con amore e passione dopo che la vita aveva staccato un biglietto diverso per il futuro di mia figlia e quindi lì la scelta di smettere di fare politica dentro le stanze e di farla nell’impegno delle cose da fare per ottenere il riconoscimento dei diritti delle persone di cui mi occupo. L’ho fatto nel totale rispetto delle istituzioni in cui credo profondamente e per questo voglio provare a trasformare la rabbia esasperata del bisogno in proposta. Ribadisco e ribadirò in qualunque contesto, poiché chi vorrà dare un’altra lettura gliela darà comunque, che le battaglie di cui mi occupo non hanno colore, non hanno schemi, né steccati, hanno una sola voce: bisogna finalmente occuparsene”.