Home Nazionale Milano: Bindi, sede Dia è nuovo traguardo in Lombardia contro mafie

Milano: Bindi, sede Dia è nuovo traguardo in Lombardia contro mafie

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Milano, 10 mag. (AdnKronos) – “Questa inaugurazione rappresenta, dopo quella recente della sezione operativa di Brescia, un ulteriore traguardo raggiunto in Lombardia che premia, ancora una volta, la determinazione con la quale il ministero dell’Interno, il Dipartimento della Pubblica sicurezza e la stessa Dia hanno perseguito un obiettivo strategico nella lotta alla criminalità organizzata in questa regione”. Così il presidente della Commissione parlamentare antimafia, Rosi Bindi, commenta l’inaugurazione della nuova sede del centro operativo in via Cordusio, nel capoluogo lombardo, “in una nuova e prestigiosa sede di proprietà demaniale”.
La Bindi, che non ha potuto partecipare all’evento per impegni istituzionali, ricorda come “Fin dall’inizio dei nostri lavori la Commissione parlamentare antimafia ha indicato tra le sue priorità quella di tenere alta l’attenzione sulla Lombardia e in particolare su Milano, monitorando con attenzione la presenza della criminalità mafiosa in quest’area, ritenuta come una delle più critiche del Paese, in cui si manifesta il volto più moderno delle mafie e in particolare della ‘ndrangheta”. La Lombardia è considerata la quarta regione dell’insediamento della criminalità organizzata nel Paese. “Possiamo registrare con soddisfazione la crescente consapevolezza che anche nell’Italia settentrionale questa sfida non può essere più ignorata e che occorre rafforzare a tutti i livelli gli anticorpi della legalità”.
L’aggressione al potere economico delle mafie è “la peculiare competenza della Dia, sviluppata nel corso di oltre 25 anni di attività e sempre più affinata nella direzione del sequestro e della confisca dei beni e nel contrasto di forme sempre più sofisticate di riciclaggio”, aggiunge. “Sono certa che le competenze e le grandi professionalità della Dia continueranno a fornire un prezioso contributo alle attività investigative di questo territorio, che si trova a fronteggiare una mafia sempre più mimetizzata nel tessuto produttivo e sociale e perciò – conclude la Bindi – più sfuggente e insidiosa nella sua capacità di corrompere e d’infiltrare l’economia legale e la pubblica amministrazione”.