Home Nazionale Migranti: Parisi, da Renzi solo improvvisazione, servono leader coraggiosi

Migranti: Parisi, da Renzi solo improvvisazione, servono leader coraggiosi

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Milano, 7 lug. (AdnKronos) – Nella gestione dei migranti “da Renzi solo improvvisazione”, mentre “servirebbero leader coraggiosi”. Così Stefano Parisi, leader di Energie per l’Italia, sul suo profilo facebook, dove si domanda: “ma Renzi dov’era negli ultimi tre anni? Non faceva il Presidente del Consiglio? Non era e non è il segretario del Pd, quello stesso partito che un mese fa ha organizzato la manifestazione di Milano a sostegno degli immigrati irregolari, guidata dal sindaco Sala? Non è quello stesso Presidente del Consiglio che ha caricato sulle spalle dell’Italia l’onere dell’accoglienza sul nostro territorio di qualunque migrante venisse salvato nel Mediterraneo, anche da imbarcazioni che battono bandiere di altri Paesi europei?”
Secondo Parisi “è stato Renzi a scambiare questa disponibilità con la maggiore flessibilità sui conti pubblici. La richiesta di eliminare dal patto di stabilità i fondi per la gestione dell’immigrazione aveva un doppio scopo: aumentare la spesa pubblica, gonfiando artificialmente il PIL, e alimentare il business dell’aiuto ai richiedenti asilo, finanziato con soldi pubblici. L’Italia è stata, in questi anni, il Paese europeo che ha tenuto le maglie di gran lunga più larghe nella gestione degli immigrati. Una strategia precisa: più immigrati, più spesa pubblica, più flessibilità, più amicizie nel mondo del volontariato. Il tutto coperto – chiosa – dalla retorica dell’accoglienza e delle marce per gli immigrati”.
“Il problema dell’immigrazione è secolare. L’Italia è vulnerabile e isolata, in un’Europa guidata da leader impauriti, sottoposti a una pressione popolare e mediatica cui non riescono a resistere. L’immigrazione è facile terreno di strumentalizzazione politica, senza che nessuno sia in grado di offrire soluzioni” osserva Parisi, evidenziando che invece “servirebbero leader lungimiranti, coraggiosi, che siano in grado di dare una prospettiva realistica alla legittima richiesta dei cittadini di ridurre la pressione migratoria e di garantire efficacemente la sicurezza e il controllo del territorio. E non si tratta semplicemente di ripartire gli immigrati tra i vari Paesi europei”.