Home Nazionale Migranti: avvocati Venezia, ci serve aiuto per i troppi ricorsi degli immigrati (2)

Migranti: avvocati Venezia, ci serve aiuto per i troppi ricorsi degli immigrati (2)

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(AdnKronos) – (Adnkronos) – “Nella prima parte dell’anno 2017, fino al 9 giugno 2017, sono già state presentate 2.724 domande di ammissione al gratuito patrocinio: di queste l’ 78% é stato costituito da istanze relative a ricorsi proposti avverso provvedimenti di diniego di protezione internazionale(2121 domande)”, prosegue il Consiglio.
“Non rientra nelle competenze del Coa la valutazione sui motivi per i quali questi numeri sono aumentati né le conseguenze, anche patrimoniali, per l’Amministrazione statale che ciò ha comportato e comporta – spiega il presidente del Coa di Venezia l’avvocato Paolo Maria Chersevani – Ma quello che vogliamo portare all’attenzione della cittadinanza e delle Istituzioni è che il Consiglio dell’Ordine di Venezia e, conseguentemente, gli avvocati veneziani sono oggi chiamati ad assumersi l’onere amministrativo ed economico di garantire una efficace e tempestiva risposta all’utente, sia esso un cittadino italiano che chiede assistenza, ad esempio per una causa di separazione, ovvero un rifugiato che intenda ricorrere avverso il provvedimento prefettizio di diniego di riconoscimento del suo status giuridico”.
“Non è superfluo ribadire che il Consiglio dell’Ordine di Venezia è territorialmente competente per tutte le istanze di patrocinio a spese dello Stato riguardanti le impugnazioni avanti la Corte d’Appello, come pure avanti la Corte di Cassazione – aggiunge il segretario del Coa, l’avvocato Giuseppe Sacco – Ora, se il fenomeno della crescita esponenziale delle istanze di patrocinio a spese dello Stato ha avuto un forte impatto sull’attività del Tribunale di Venezia, che ha dovuto interessare della materia più Giudici anche non togati, distraendoli dal carico ordinario con conseguente prolungamento dei tempi processuali, per quanto riguarda l’Ordine di Venezia la situazione ha letteralmente travolto il nostro ufficio competente nel quale è destinata a tempo pieno una dipendente, alla quale è affidato il non certo facile compito di interfacciarsi con una utenza tra le più varie, e tre Consiglieri Delegati che esaminano nel merito ogni istanza”.