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Libia: Tumbiolo, stanno bene i pescatori fermati ieri

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Palermo, 15 mag. (AdnKronos) – “Stanno tutti bene i pescatori fermati ieri in acque internazionali dai miliziani libici. Sono ancora in stato di fermo al porto libico ma i miliziani si comportano bene nei loro confronti. Non c’è nessun problema. Ma le autorità libiche stanno facendo i loro controlli. Ora bisogna capire quali siano le condizioni di rilascio dell’imbarcazione”. Lo ha detto all’Adnkronos Giovanni Tumbiolo, a capo del Distretto della Peca in Sicilia parlando del peschereccio ‘Ghibli Primo’ fermato ieri nel tratto di mare antistante la Libia. Il peschereccio era a circa 25 miglia nord nord-est dalla zona di Bomba, nell’area di Tobruk. Nel pomeriggio i pescatori sono stati affiancati da miliziani libici armati che hanno intimato al comandante Faro Licavoli e agli altri sei membri dell’equipaggio – tre italiani e tre tunisini – di fermare l’attività di pesca e di seguirli.
Ieri i pescatori sono stati interrogati dalle autorità libiche ma restano tuttora a bordo dell’imbarcazione. Tumbiolo continua a ribadire che, a suo avviso, i pescatori “erano in acque internazionali e non libiche”, dice. “La Libia, avendo istituito questa zona esclusiva fino a 74 miglia, rivendicano la tutela e il controllo – dice Tumbiolo – Noi vantiamo un diritto storico perché da sempre peschiamo in acque internazionali. Per quanto ci riguarda noi siamo in regola ma finché non si definisce questa incomprensione e questo contenzioso sull’uso di questo spazio e di mare, è evidente che questa ‘guerra’ continuerà ad esserci”.