Home Nazionale G7: gli sherpa dietro al negoziato per il summit, chi sono (2)

G7: gli sherpa dietro al negoziato per il summit, chi sono (2)

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(AdnKronos) – A negoziare per il conto del neo presidente Usa, Donald Trump, è Kenneth I. Juster, classe ’54. L’attuale consigliere del presidente per gli affari economici internazionali è stato ex sottosegretario al Commercio per l’industria e la sicurezza dal 2001 al 2005 durante la presidenza di George W. Bush alla Casa Bianca. In precedenza, dal 1992 al 1993, era stato consigliere al dipartimento di Stato Usa durante la presidenza di Bush Padre.
Lo sherpa francese è Philippe Etienne, 61 anni. Nominato consigliere diplomatico lo scorso 14 maggio, qualche giorno dopo l’elezione di Emmanuel Macron, è considerato un ottimo conoscitore dell’Europa. Quello che era fino a qualche giorno fa l’ambasciatore francese in Germania dal 2014, era stato designato come futuro ambasciatore a Mosca. Ma l’elezione di Macron all’Eliseo ha cambiato la sua missione. Etienne ha seguito il percorso ‘classico’ della classa dirigente transalpina studiando all’École nationale d’administration (Ena) e a l’École normale supérieure (Ens). Tra il 2009 e il 2014 è stato rappresentante permanente della Francia a Bruxelles presso l’Ue.
Il diplomatico Peter Boehm, classe ’54, sherpa canadese, è il vice ministro allo sviluppo internazionale. Dal 2008 al 2012 è stato ambasciatore del Canada in Germania e in precedenza, dal 2005 al 2008, è stato vice ministro aggiunto per le Americhe e gli affari esteri e il commercio internazionale. Lo sherpa Ue è il polacco Piotr Serafin, classe ’74, capo di gabinetto del presidente del Consiglio europeo Donald Tusk e il suo uomo di fiducia. Lo sherpa tedesco, invece, è Lars-Hendrik Roeller, classe ’58, ed è il consigliere economico della cancelliera Angela Merkel. Lo sherpa giapponese è Keiichi Katakami, che è stato ambasciatore presso l’Ue. Lo sherpa britannico per il G7 e il G20 è Simon Case. Classe ’78 è dal gennaio 2016 Principal Private Secretary del primo ministro prima con David Cameron e poi con Theresa May.