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Fiera Milano: Cattaneo, sbagliato buttare sempre croce illegalità sui politici

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Milano, 24 gen. (AdnKronos) – “I problemi di Fondazione Fiera sono originati da società controllate della controllata Fiera Milano nel cui Consiglio non sedevano personalità di rilievo politico, ma tecnici e professionisti scelti con criteri diversi. Il che significa che buttare sempre la croce dell’illegalità sulle spalle dei politici non è giusto”. Il presidente del Consiglio regionale della Lombardia Raffaele Cattaneo non ci sta e affida all’Adnkronos un lungo sfogo sul problema delle infiltrazioni criminali in enti e società di rilevanza strategica della Lombardia.
Tutto prende le mosse dalla vicenda giudiziaria al centro della quale vi è la richiesta, da parte della procura milanese, di commissariamento della società fieristica il cui cda si è dimesso la scorsa settimana dopo le voci di presunte infiltrazioni mafiose emerse durante l’inchiesta dell’antimafia sulla partecipata Nolostand. In molti si sono espressi per un nuovo cda completamente libero dalla presenza di figure politiche, non ultimi il sindaco di Milano Giuseppe Sala e il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, per una volta concordi nell’idea di affidare la selezione del board a una commissione esterna per individuare personalità di comprovata capacità e competenze, libere da appartenenze politiche.
“Io sono d’accordo con chi sottolinea che una istituzione come Fondazione Fiera debba essere governata da persone competenti che conoscono il settore fieristico, la città di Milano e la Lombardia – afferma Cattaneo – persone, cioè, che siano in grado di cogliere tutte le opportunità che possono avere ricadute sul territorio, ma mi sembra che in questi anni sia già avvenuto così: il management della fiera è stato sempre di grande qualità. Tant’è che, ad esempio, l’attuale amministratore delegato di Telecom Italia ha cominciato la sua carriera come ad di Fiera Milano ai tempi di Formigoni, insieme a Luigi Roth che era presidente”.