(AdnKronos) – Dunque “veniamo da una tradizione di persone di qualità che hanno governato bene la fiera; credo non si debba dimenticare tutto questo alla luce di un episodio che, ripeto, è nato in una società controllata”. Tuttavia, ammette, “purtroppo temo non sia possibile debellare del tutto i rischi di infiltrazione dell’illegalità, soprattutto perché la criminalità è un po’ come le mosche e va dove c’è il miele”. Il miele dell’economia “è a Milano e in Lombardia e dunque è evidente che la criminalità sarà sempre attratta da un territorio così ricco”.
Per Cattaneo “il problema non è politici si o politici no, dove per politici si intende persone incompetenti e potenzialmente criminogene e per tecnici persone di qualità esenti da pecche, perché l’esperienza insegna che non è così”. Piuttosto “credo che una realtà come Fondazione Fiera debba essere governata da persone di specchiata moralità, di forte competenza e anche di forte conoscenza del territorio”. E che “le istituzioni abbiano il compito di aumentare le difese nella misura più alta possibile”.
Anche se, osserva, “è un po’ come difendere un organismo dalle malattie. Possiamo fare tutte le opere di prevenzione possibile, ma non potremo mai sconfiggere la patologia. Prima o poi qualche episodio accadrà e così avviene anche per la criminalità”. Ciò che invece occorre fare è “misurare le istituzioni su quello che stanno facendo per tenere alta la guardia e mantenere il fenomeno sotto controllo”. Senza “buttare la croce addosso alle istituzioni ogni volta che si verifica un episodio di questo genere perché io temo, purtroppo, che si tratti di un problema che non potrà mai essere debellato”.