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Banche: Uilca, inaccettabile intesa per Popolare Bari

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Roma, 6 ago. (AdnKronos) – “Un’intesa inaccettabile con sacrifici pesantissimi e che ruba il futuro delle lavoratrici e dei lavoratori”. Ad affermarlo è il segretario organizzativo Uilca, Vito Pepe, che boccia l’accordo firmato ieri da Fabi, Fisac/Cgil, Unisin-Sinfub e UglCredito sul piano di ristrutturazione della Banca Popolare di Bari, presentato dall’istituto il 22 giugno scorso. “Un piano irricevibile, abbiamo esordito sin dalle prime battute; privo, peraltro, di reali prospettive di rilancio dell’azienda e che certifica uno stato di salute aziendale molto problematico”, denuncia il sindacalista.
“L’accordo non sottoscritto dalla Uilca e dalla First/Cisl è pesantissimo per le lavoratrici e i lavoratori – continua Pepe -; realizza per l’azienda un risparmio di notevoli dimensioni sul costo del lavoro ma è soprattutto un accordo che non poggia su un vero progetto industriale. Tutto il prezzo delle inefficienze aziendali lo pagano solo le lavoratrici e i lavoratori della Banca Popolare di Bari“.
“Sono, infatti, previste per tre anni un numero spropositato di giornate di solidarietà diversificate e progressive in relazione alle retribuzioni annue: la forbice va da 13 giornate annue per le ral (retribuzioni annue lorde) da 25000 a 35000 euro fino a massimo 33 giornate per le ral da 130000 a 180000 euro. Sono provvedimenti non presenti in nessun accordo del sistema bancario pur nella drammaticità nella quale si sono trovare alcune banche”, prosegue Pepe.