Home Nazionale Antitrust: G. Calabrò su diamanti, non era investimento, ruolo attivo banche

Antitrust: G. Calabrò su diamanti, non era investimento, ruolo attivo banche

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Roma, 3 nov. (AdnKronos) – “Non era un investimento, ma veniva prospettato quasi come se lo fosse”. Così si è espresso Giovanni Calabrò, direttore generale tutela dei consumatori dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, intervenendo a Due di denari su Radio 24 su quelle che l’Antitrust ha definito come pratiche commerciali “gravemente ingannevoli e omissive”, riferendosi alle modalità di offerta dei diamanti da investimento da parte delle società Intermarket Diamond Business (Idb) e Diamond Private Investment (Dpi), che operavano attraverso alcuni dei principali istituti di credito. E ha proseguito sottolineando come nella pratica “si individuava la clientela, si individuava un limite patrimoniale” e come le banche ricoprissero “un ruolo attivo nella vicenda”.
“Veniva presentata -spiega- come investimento la mera vendita di diamanti a prezzi fissati dal venditore, come in qualunque mercato, che però venivano prospettati come una quotazione. E veniva anche prospettata una possibilità di rivendita del bene” (che nei fatti si è poi rivelata molto difficile, ndr). “Stiamo parlando dell’acquisto di un bene (diamante) e di alcuni servizi collaterali (assicurazione, custodia) e tutto questo veniva poi prospettato come un qualcosa di sicuro, di garantito, un po’ anche affidandosi alla fiducia che tutti abbiamo quando facciamo qualcosa in banca”.
Calabrò ha infine ricordato che entro Natale le imprese dovranno inviare all’autorità una relazione: “ci faranno sapere concretamente che cosa hanno fatto anche per ottemperare alla parte dispositiva della nostra delibera, che oltre ad applicare una sanzione invita le imprese a rendere edotta l’Antitrust di cosa viene fatto», ha proseguito ai microfoni di Radio 24, aggiungendo che si attenderà anche il giudizio del giudice amministrativo a cui le imprese hanno già detto che faranno ricorso. “Siamo fiduciosi che in questi due mesi si trovino le soluzioni adatte, evitando un ‘panic selling'”, ha concluso Calabrò.