(AdnKronos) – Si riduce notevolmente il numero degli emendamenti. Va in porto il patto Lega-Pd sullo ‘scambio’ tra il ritiro di 4500 emendamenti del Carroccio e il ‘canguro’ del senatore dem Andrea Marcucci. “Il Pd ci ha dato garanzie che verrà ritirato il ‘canguro’ e noi nelle prossime ore ritireremo il 90% dei nostri emendamenti. Ne resteranno circa 500, anche meno”, dice il capogruppo leghista Gian Marco Centinaio al termine della riunione informale dei presidenti dei gruppi al Senato.
Anche Paolo Romani ha assicurato il taglio di parte dei 250 emendamenti presentati e pure Renato Schifani ha accennato una medesima disponibilità da parte dei centristi. Stesso discorso anche sul numero di voti segreti. “Zanda ha detto chiaramente che il Pd farebbe a meno dei voti segreti -riferiscono fonti parlamentari- e gli altri hanno preso l’impegno di chiederne pochissimi. A parte Barani e Schifani che sono stati un po’ evasivi…”.
Ci sarà un gruppo di lavoro, formato da un senatore per gruppo, che si occuperà degli emendamenti. “Quindi finiremo martedì la discussione generale e da mercoledì prossimo potremo iniziare a votare”, dice Zanda. Il voto finale, previsto per l’11 febbraio, potrebbe quindi slittare. “Serve equilibrio anche sui tempi che devono essere rapidi ma anche compatibili con la profondità del dibattito”, osserva il capogruppo Pd.