Home Nazionale Unioni civili: a vigilia aula no accordo Pd-Lega, valanga voti segreti

Unioni civili: a vigilia aula no accordo Pd-Lega, valanga voti segreti

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Roma, 10 feb. (AdnKronos) – A una manciata di ore dall’inizio dell’esame in aula del ddl Cirinnà, al Senato non c’è nessuna certezza. Non si sa quanti saranno gli emendamenti alle unioni civili, non si sa quanti saranno i voti segreti. Il patto stretto la settimana scorsa nella capigruppo informale convocata da Luigi Zanda al momento non si è concretizzato. Lo ‘scambio’ tra Lega e Pd che prevedeva il ritiro della quasi totalità dei 5000 emendamenti del Carroccio e quindi il ritiro del ‘super canguro’ a firma del dem Andrea Marcucci, per ora è in stand by.
L’accordo si è arenato perchè circa 80 degli emendamenti che la Lega intende mantenere sarebbero premissivi, riferiscono dal Pd. ‘Canguri’, insomma. E verrebbe meno, al momento, anche l’altro pilastro del patto stretto la settimana scorsa: il contenimento dei voti segreti. Lega e Fi hanno annunciato la richiesta di un centinaio di voti segreti quando il Pd auspicava non si superasse la quindicina. In più, potrebbe esserci subito in apertura dei lavori alle 16.30 lo scontro sull’ordine del giorno Quagliariello-Calderoli che chiede il non passaggio agli articoli, il ritorno in commissione, per intendersi. I due firmatari sostengono che ci sarebbero i requisiti per richiedere il voto segreto sull’odg. Il Pd dice di no. La parola sarà quindi al presidente del Senato, Pietro Grasso.
Alle 13 si riunirà l’assemblea del gruppo Pd nella quale il presidente Zanda darà indicazioni sulla gestione dell’aula e quindi su (pochi, si riferisce da fonti dem) quanti emendamenti verrà lasciata libertà di coscienza. Se di qui all’inizio dell’aula, non si riuscisse a recuperare un accordo con sul degli emendamenti, il Pd è pronto ad usare l’arma del ‘super canguro’ Marcucci.