Ventotene, 30 gen. (AdnKronos) – Una piccola isola, un carcere arrampicato su uno scoglio in mezzo al mare. Ci sono passati Sandro Pertini, Umberto Terracini, Giorgio Amendola, Giuseppe Di Vittorio, Pietro Secchia, volti e nomi che hanno fatto la storia dell’antifascismo e della Repubblica. E c’è passato anche Altiero Spinelli che da quel confino immaginò l’ossimoro di un‘Europa unita nel bel mezzo di una guerra che la stava dilaniando. “Gli italiani non sono sufficientemente orgogliosi di quello che avvenuto qui, dove alcuni visionari ebbero il coraggio e la forza di immaginare un disegno federalista per l’Europa”, dice Matteo Renzi.
Oggi il premier ha visitato l’isola con il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, e il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. E per rendere gli italiani un po’ più “orgogliosi” e consapevoli di quanto accaduto a Ventotene, il governo ha stanziato 80 milioni di euro per il recupero del carcere borbonico nella vicina isoletta di Santo Stefano dove stamattina Renzi ha fatto un sopralluogo.
Un investimento che è anche un modo per dire che l’Italia crede nel progetto europeista. “Da questa piccola isola è nato il seme di ciò che oggi è la più grande vittoria politica del xx secolo”. Certo, serve un’Ue diversa, spiega Renzi, ma il progetto non viene messo in discussione. “Da qui vogliamo dire che chi vuole distruggere Schengen, vuole distruggere l’Europa e l’Italia non permetterà che questo accada”, osserva il presidente del Consiglio accolto da un gruppo di giovani europeisti a Ventotene sulle note dell’Inno alla Gioia. Strette di mano, rassicurazioni ma anche qualche battuta e uno scambio con un ragazzino tifoso del Napoli: “Quest’anno lo scudetto lo vincete voi”, è la previsione del premier. (segue)