(AdnKronos) – “Negli ultimi 5 anni il fatturato è raddoppiato tanto da superare nel 2016 i 40 milioni di euro”, spiega Michele Ambrogi, presidente di LC3, in occasione della presentazione del progetto Inblue in occasione del convegno ‘L’utilizzo del Metano e Biometano nel Trasporto Merci su Gomma’ a Gubbio. “Un risultato che si deve agli investimenti che l’azienda ha realizzato tanto sui veicoli quanto sul capitale umano. Si pensi solo al fatto che grazie al progetto Lng i dipendenti sono cresciuti del 25% arrivando a 211 unità, e si prevede un ulteriore aumento del 20% entro due anni”, aggiunge.
L’azienda ha individuato in Iveco e Michelin Solutions le migliori partnership relativamente ai veicoli e ai pneumatici, ma non intende fermarsi qui: la grande sfida dei prossimi anni sarà poter alimentare i veicoli dell’azienda a biometano liquido, in modo da proseguir sulla strada della riduzione dell’impatto ambientale del trasporto arrivando ad abbattere l’emissione di CO2 del 95% rispetto a oggi, dando seguito a una serie di collaborazioni già avviate con i primari produttori europei.
Per dare ancora qualche numero: l’obiettivo di LC3 è arrivare al 2018 con 190 truck, circa il 70% dei quali a Lng. Questo significherà, anche grazie al ricorso al biometano, diminuire l’emissione di CO2 da oltre 1 mln di kg di oggi a oltre 10 mln di kg nel 2018. Per quanto riguarda gli inquinanti, i valori degli ossidi di azoto (NOx) si riducono di oltre 720.000 g nel 2016 a oltre 2 mln di grammi nel 2018, mentre la riduzione di dispersione di polveri sottili (PM) passerà da quasi 31 mln di mg nel 2016 a circa 103 mln di mg nel 2018. Per non parlare, infine, della riduzione in termini di inquinamento acustico che scenderà di 5 dB(A) corrispondente ad una riduzione della percezione all’orecchio umano di 4 volte.