(AdnKronos) – Venerdì 12 l’ultima tappa del viaggio del Presidente della Repubblica, a Houston, con una visita alla sede della Nasa. Anche questa una scelta non casuale, per ribadire la capacità dell’Italia di fare sistema e il forte legame tra il nostro Paese e gli Stati Uniti anche nel campo della scienza e della ricerca.
La collaborazione con la Nasa risale al 1962 per il lancio del primo satellite italiano e attualmente prosegue sia attraverso l’Agenzia spaziale italiana che quella europea, testimoniata, ad esempio, dai 29 accordi in atto e dalla realizzazione del 50 per cento della zona abitabile della base spaziale affidata ad aziende italiane. Senza dimenticare il contributo degli astronauti italiani, Luca Parmitano, Samantha Cristoforetti, Paolo Nespoli, Roberto Vittori, solo per citare alcuni nomi, la cui presenza è prevista durante la visita del Capo dello Stato.
Due incontri, rispettivamente, con i ricercatori italiani e in generale con la collettività del nostro Paese, saranno gli ultimi due appuntamenti di Mattarella, prima del rientro in Italia previsto sabato 13.