Milano, 4 nov. (AdnKronos) – Uffici chiusi e disagi in Lombardia per lo sciopero generale dei dipendenti delle Poste, proclamato da Slp Cisl, Slc Cgil, Failp Cisal, Confsal e Ugl Com contro la decisione del Consiglio dei ministri di quotare in Borsa un ulteriore 29,7% e di conferire a Cassa Depositi e Prestiti il rimanente 35% del capitale. Secondo la Cisl, “è stata forte l’adesione allo sciopero, con picchi del 70% e sono stati oltre 3mila dipendenti, arrivati da tutta la Lombardia a manifestare in piazza Affari a Milano”.
“Non ci fermeremo qui, andremo avanti finché il governo non cambierà idea sulla privatizzazione”, afferma il segretario generale Cisl Poste Lombardia, Maurizio Cappello . “Una privatizzazione che ha il solo fine di fare cassa e recuperare qualche miliardo di euro per lenire il debito pubblico ma che non tiene in considerazione il ruolo sociale svolto da Poste Italiane”, dice ancora. Secondo Cappello, “sono a rischio 20mila posti di lavoro sul territorio nazionale. Oltre 2.000 nella sola Lombardia”.