Home Nazionale Petrolio: Legambiente, Governo confermi scelta di rinunciare a estrazioni

Petrolio: Legambiente, Governo confermi scelta di rinunciare a estrazioni

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Roma, 11 gen. (AdnKronos) – “C’è bisogno di coerenza e concretezza. Il Governo deve chiarire le sue intenzioni in attesa del parere della Corte Costituzionale sui quesiti referendari ancora in forse. Nonostante il dietrofront del Governo sulle estrazioni petrolifere con l’emendamento alla legge di stabilità, molti rischi minacciano ancora il mare italiano”. Con queste parole il presidente nazionale di Legambiente, Rossella Muroni, torna a chiedere chiarezza e concretezza a un Governo che dichiara in un senso e agisce in un altro, inserendo emendamenti anti trivelle nella legge di stabilità e rilasciando subito dopo (fine dicembre 2015) un nuovo permesso di ricerca a largo delle isole Tremiti.
Sono oltre 127mila i kmq di mare in cui 13 compagnie petrolifere, di cui 6 italiane e 7 straniere, rileva l’associazione ambientalista, intendono avviare attività di ricerca e prospezione per fini petroliferi. I permessi di ricerca attualmente rilasciati, dall’Adriatico al Canale di Sicilia passando per lo Ionio, sono 16 (compreso l’ultimo della Petrceltic rilasciato dal Mise a fine anno e che riguarda 373 kmq di mare vicino le isole Tremiti), per un totale di 6.327 kmq, cui si aggiungono le 38 richieste di permesso di ricerca per un totale di 23.739 kmq e le 8 istanze di permesso di prospezione per circa 96.585 kmq, oltre le 5 richieste di concessione per l’estrazione di petrolio per ulteriori 558,7 kmq. Senza dimenticare le due richieste di nuove piattaforme petrolifere Vega B di Edison nel canale di Sicilia e Ombrina di Rockhopper a largo della costa teatina in Abruzzo.