Milano, 1 apr. (AdnKronos) – “Aggregare funzioni e servizi per migliorare l’economicità e l’efficienza senza far venire meno le identità municipali con la loro storia, la loro cultura e le loro tradizioni”. E’ l’obiettivo delle ‘nuove aree vaste’, nuove configurazioni territoriali di raccordo tra la regione e i Comuni, illustrati questa mattina dal presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Raffaele Cattaneo, intervenendo a un convegno organizzato dalla Cna a Milano.
“Le nuove aree vaste, di cui una regione come la Lombardia ha assolutamente bisogno – spiega Cattaneo – devono essere un livello intermedio tra il governo regionale e i Comuni: all’interno bisogna poi individuare delle aree omogenee sulla base delle rispettive specificità territoriali”. Per fare un esempio “si pensi a un’area vasta che comprenda Varese, Como e Lecco: è chiaro – sottolinea Cattaneo – che al suo interno ci dovranno essere zone specifiche che valorizzino i territori montani; l’area del lago con la sua vocazione turistica e un’area a vocazione industriale e produttiva come quella di Varese e della Brianza comasca”.
Commentando la proposta di istituzione di 12 nuove aree vaste nel territorio compreso tra Emilia Romagna, Lombardia e Veneto, emersa dai risultati una ricerca realizzata dal Consorzio centro studi sintesi, Cattaneo osserva: “si tratta di uno studio senz’altro interessante, ma non credo sia utile immaginare le aree vaste come alternative alle regioni: semmai può essere necessario rivedere e riconsiderare gli attuali confini regionali”.