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Confsal Salfi, risultati fisco indizio stato salute del sistema agenziale

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Roma, 1 mar. (Labitalia) – “I risultati conseguiti, anche quest’anno, ancorché altamente apprezzabili, sono soltanto uno degli ‘indizi sintomatici’ dello stato di salute del sistema agenziale, perché noi lavoratori dell’Agenzia delle Entrate, da sempre, sappiamo decriptare i dati pubblicizzati, perché la nobile impresa di contenere il vizio italico dell’evasione merita sì un certo sacrificio dei lavoratori, ma non la loro immolazione, specie se non è concretamente apprezzata e premiata”. Così Sebastiano Callipo, segretario generale del Confsal Salfi, sindacato autonomo dei lavoratori finanziari, commenta i risultati della lotta all’evasione fiscale.
“Francamente e oggettivamente, si è trattato di una indubbia (ancora una volta) autocelebrazione – avverte – che non guasta se, come nel caso di specie, non fosse disgiunta da omessa doverosa, quanto ineludibile, esternazione delle gravi condizioni negative ordinamentali, professionali, economiche e gestionali, in cui, da qualche anno, versano gli Uffici e, in essi, tutte le colleghe e i colleghi che, a diverso titolo e in diverse funzioni, hanno contribuito ai risultati di cui sopra, pubblicizzati oggi da un direttore dell’Agenzia ed enfatizzati, ulteriormente, da un viceministro e da un ministro dell’Economia e delle Finanze, che sembrano ignorare, ovvero non ricordare o peggio ancora disconoscere o addirittura sottovalutare che le carenze strutturali afferenti il personale, se hanno sino ad oggi garantito gli obiettivi di cui sopra, difficilmente potranno farlo nell’imminente prossimo futuro”.
“E’ mancata, ancora una volta, alla governance del sistema agenziale, alla regia politica, ciascuno per le proprie competenze e responsabilità, la sensibilità ovvero il coraggio – sottolinea – di cogliere una preziosa occasione pubblica per richiedere al governo quantomeno l’autorizzazione ad esercitare una statutaria autonomia finanziaria e quindi utilizzare e riservare congrue risorse finanziarie interne, non solo per premiare tutta la categoria per i risultati garantiti alle casse dell’Erario, ma per sostenerne nel prossimo futuro il substrato motivazionale, specie per talune realtà settentrionali gravate da obiettivi, che definire ambiziosi è riduttivo”.