Home Nazionale Codere: dopo ristrutturazione in terzo trim. utile di 3,9 mln

Codere: dopo ristrutturazione in terzo trim. utile di 3,9 mln

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Roma, 11 nov. – (AdnKronos) – Nel terzo trimestre dell’anno Codere , multinazionale spagnola referente nel settore del gioco privato quotata in Borsa in Spagna, ha registrato un utile netto di 3,9 milioni di euro a fronte di perdita di 25 milioni nel corrispondente periodo del 2015.
Questi risultati – i primi dopo il recente processo di rifinanziamento della Compagnia del suo debito corporativo attraverso una emissione di bond, per un valore totale di 767 milioni – mostrano nel trimestre un EBITDA totale normalizzato di 67,5 milioni, nella fascia alta delle previsioni comunicate al mercato. L’EBITDA totale normalizzato della Compagnia a tasso di cambio effettivo è cresciuto del 7% nei primi nove mesi del 2016 fino a raggiungere i 195 milioni a fronte dei 182 milioni del 2015.
Il rifinanziamento operato da Codere ha comportato una riduzione del costo medio dall’8,8% al 7,1%, equivalente a più di 23 milioni di risparmio sugli oneri finanziari annui ed ha – si legge in una nota – “al contempo evidenziato la fiducia degli investitori nel piano di crescita della compagnia”.
Operativamente, la Compagnia conferma il trend di crescita iniziato alla fine del 2014. In evidenza soprattutto Spagna e Italia, che hanno incrementato il loro EBITDA normalizzato nei primi nove mesi dell’anno del 29% e 10% rispettivamente rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
In termini globali e a tassi di cambio ufficiali, il fatturato dei primi nove mesi dell’anno del Gruppo ha raggiunto i 1.112 milioni di euro, con un calo dell’8,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, dovuto – principalmente – alla svalutazione del peso argentino e del peso messicano.
In Italia, gli introiti sono aumentati del 18% nei primi nove mesi dell’anno raggiungendo i 243 milioni, grazie alla crescita costante della media giornaliera per macchina AWP (+21,3%), al maggior parco installato e all’incremento degli apparecchi collegati alla rete. L’EBITDA normalizzato è stato di 19 milioni nei primi nove mesi del 2016, il 10% in più di quanto raggiunto nel 2015.