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Capodanno: Tar sospende ordinanza anti-botti Roma, rammarico Lav

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Roma, 29 dic. (AdnKronos Salute) – “Accogliamo con rammarico e seria preoccupazione la decisione del Tar del Lazio che sospende con decreto cautelare urgente l’ordinanza ‘anti- botti’ del sindaco di Roma, Virginia Raggi, peraltro senza neppure aver sentito le ragioni del Comune”. Così in una nota la Lav, che ribadisce “la pericolosità dei botti di Capodanno per animali e persone”, e chiede ai sindaci di “continuare a emanare ordinanze che ne vietino l’utilizzo, nel rispetto delle procedure previste per legge e degli obblighi di informazione alle autorità prefettizie”.
“Vietare l’uso di petardi, botti e artifici pirotecnici è un atto di responsabilità, affinché i festeggiamenti di Capodanno non si traducano in una tragedia per gli animali, oltre che per salvaguardare l’incolumità dei cittadini – continua la Lega anti vivisezione – Anche in considerazione del fatto che il Capodanno risulta essere un momento di massima allerta delle misure preventive antiterrorismo istituite in molte città italiane”.
Ilaria Innocenti, responsabile Lav Area Animali familiari, spiega che per gli animali il fragore, “oltre a scatenare una naturale reazione di spavento, li porta frequentemente a perdere l’orientamento, esponendoli così al rischio di smarrimento e/o investimento, altra circostanza che può mettere a repentaglio l’incolumità di animali e persone, che i sindaci hanno il dovere di tutelare. In caso poi di esplosioni in prossimità dell’animale, sia d’affezione che selvatico, vagante o di proprietà, le conseguenze possono essere molto più drammatiche, causandone spesso il ferimento o la morte anche per ustioni, configurando inoltre condotte penalmente rilevanti”.
“Per gli animali selvatici la mezzanotte del 31 dicembre è un momento d’inferno – aggiunge Massimo Vitturi, responsabile Lav Area Animali selvatici – Il rischio maggiore riguarda gli uccelli che vivono nei pressi delle aree urbanizzate. Le improvvise detonazioni, infatti, determinano negli uccelli che riposano sui posatoi notturni, spesso in colonie molto numerose, istintive reazioni di fuga che, unite alla mancanza di visibilità, causano la morte di molti, soprattutto per eventi traumatici, derivanti dallo scontro in volo con strutture urbane (case, lampioni, automobili, e così via)”.
“Se proprio le amministrazioni non intendono rinunciare allo spettacolo pirotecnico – osserva infine la Lav – che ne scelgano di non rumorosi e individuino aree dove non sia presente fauna selvatica nelle vicinanze, avvisando i detentori di animali, in maniera tale che possano mettere in atto adeguati accorgimenti per proteggerli”.