Roma, 21 apr. (AdnKronos) – Avanti tutta con il processo di diversificazione all’estero per cogliere le opportunità di crescita che si presentano sui mercati internazionali. E’ la rotta che Atlantia, già in corsa per la privatizzazione degli aeroporti di Nizza e Lione, intende perseguire con un colpo d’acceleratore. Rotta che, oggi, l’amministratore delegato, Giovanni Castellucci, ha confermato con nettezza all’assemblea degli azionisti che, tra l’altro, ha approvato il bilancio 2015 e nominato il nuovo consiglio di amministrazione del gruppo. Un anno “positivo”, il 2015, che si è chiuso, per la prima volta, con un incremento del traffico ai ritmi dei primi anni del 2000, +3%, e che vede, ora, nei primi tre mesi del 2016, un ulteriore progresso del 4,3%.
Il focus sull’estero è una strada che, ha spiegato Castellucci parlando agli azionisti prima e ai giornalisti al termine dei lavori dell’assemblea, intende percorrere “a tappe forzate” con l’obiettivo “di arrivare, nell’arco di 3-4 anni, al 50% di esposizione dell’ebitda del gruppo al pil globale”. Per questa “crescita accelerata”, Castellucci ha detto di non pensare a un “big deal” ma a molte opportunità di investimento e, per questo, “ci vuole molto capitale perché per gli asset che cerchiamo, che sono asset di valore, con concessioni lunghe, in zone interessanti e in paesi sani, ci sono costi importanti, si parla di miliardi da investire complessivamente”.
“Siamo una società poco indebitata con ampie prospettive di crescita e sviluppo che mira a cogliere opportunità nei prossimi mesi ed anni”, ha evidenziato Castellucci per il quale il punto fermo di questa strategia è quello di mantenere “l’attuale rating di eccellenza BBB+”. “L’obiettivo – ha sottolineato – è quello della diversificazione. se vogliamo continuare a competere con gli altri operatori mondiali, dobbiamo anche aumentare la nostra esposizione al pil globale”. Un messaggio, questo, affidato dallo stesso Castellucci e dal presidente Fabio Cerchiai nella lettera agli azionisti, dove pongono l’accento proprio sul ruolo di “player globale nella gestione delle infrastrutture di trasporto autostradale e aeroportuale”.