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Zambrano, da istituzioni impegno per progetto sviluppo professioni

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Roma, 21 gen. (Labitalia) – “Il Paese, nelle sue componenti decisionali e responsabili, governo e Parlamento, deve impegnarsi a costruire finalmente un progetto per il suo sviluppo, individuando priorità, obiettivi e risorse, nel quale esaltare, e non mortificare, come oggi avviene, il ruolo che tutte le forze sociali e produttive, in particolare le professioni, possono e devono avere”. Così il presidente del Consiglio nazionale degli ingegneri, Armando Zambrano, intervenendo oggi al Consiglio nazionale di categoria.
“Il presupposto è lo sviluppo -spiega- di politiche di prospettiva e che non siano solo la ricerca affannosa e quotidiana delle risorse necessarie per soddisfare l’elefantiaca macchina dello Stato e delle sue componenti locali”.
“Il Consiglio nazionale degli ingegneri e la rete delle professioni tecniche -auspica Zambrano- devono operare, con molta forza e determinazione, per far sì che il lavoro autonomo non sia sottoposto a regole quasi ‘subalterne’ a quelle del lavoro dipendente”.
“Per questi motivi -continua- il Consiglio nazionale intende farsi promotore, con tutte le altre rappresentanze disposte a impegnarsi, all’organizzazione degli Stati generali delle professioni e del lavoro autonomo, coinvolgendo non solo le professioni ordinistiche, ma anche quelle esterne al nostro sistema”.
“Un vero terzo stato -precisa- finora rimasto per lo più inascoltato, con poca voce, ma che deve essere riconosciuto come uno dei pilastri per una nuova ripartenza, cui corrisponde, per numero di occupati e risorse corrispondenti, un’importante aliquota del prodotto interno lordo, certamente in crescita”.
“Questo nell’obiettivo -sottolinea il presidente Armando Zambrano- del rilancio del lavoro e nell’interesse del Paese. La logica del confronto e dell’aggregazione può essere vincente e la rete delle professioni tecniche ne è la dimostrazione. La rete ha, infatti, raggiunto risultati ottenuti impensabili fino a qualche anno fa. Con lo stesso spirito dovranno operare gli Stati generali delle professioni del lavoro autonomo”.