Rho (Mi), 3 ott. (AdnKronos) – Il caso-Volkswagen “è una cosa pensata e organizzata che ha impegnato una quantità di persone consapevoli molto elevata”. Così Romano Prodi, ex presidente del Consiglio italiano, commenta il ‘dieselgate’ che coinvolge il gruppo automobilistico tedesco. L’ex premier si dice preoccupato perché “dall’Italia parte un miliardo e mezzo di euro in commesse per il gruppo Volkswagen”, anche se la casa automobilistica “non smette di produrre”.
Il professore aggiunge che “certamente questo mi fa pensare che ci sono stati cambiamenti tecnologici molto rapidi e quindi occorre investire in ricerca nel settore auto più di quel che si è fatto”, spiega Prodi.
“In secondo luogo – dice – bisogna pensare a come vengono fatti i controlli nella ricerca perché se il caso Volkswagen lo analizzate a freddo – invita Prodi – è incredibile il numero di 11 milioni di automobili coinvolte; voglio dire che è una cosa pensata e organizzata che ha impegnato una quantità di persone consapevoli molto elevata”. L’ex premier spiega che, a suo avviso, “queste cose succedono quando ci sono poteri sbilanciati; quando c’è un impunito, come direbbero a Roma, noi dobbiamo avere un’Europa con un equilibrio di poteri sia politici che economici”, conclude Prodi.