(AdnKronos) – (Adnkronos) – “Un partito progressista non può e non deve interpretare la paura e la naturale inclinazione al mantenimento delle rendite di posizione – spiega il responsabile dei Giovani dem – Un partito progressista vero deve essere capace di fare riforme e dare voce a chi non ha rappresentanza. Deve saper dare una speranza e una visione di futuro”. 
“Per riuscirci bisogna aprirsi a forze nuove, visioni nuove, soprattutto a energie non corrose da un passato di tensioni, lotte di potere e tatticismi. Se non ora, quando? – avverte – In Veneto ci sono ancora troppi feudi, troppi campanilismi, il Pd, i suoi circoli, i suoi volontari vogliono essere lo specchio di queste divisioni o provare a impostare un programma dove prevalgano progetti globali e di ampio respiro?”.
“Questo partito va cambiato. La crisi che stiamo vivendo non è solo una battuta d’arresto, ma può diventare una grande opportunità per diventare davvero quello che dovremmo e possiamo essere, se solo ci crediamo – avverte Montagner – Per non commettere gli stessi errori serve fare cose diverse, quindi prima di chiedere a gran voce l’ennesima conta interna, mettiamo la segreteria Regionale nelle migliori condizioni per facilitare questo cambiamento e iniziamo già ora a lavorare insieme per la costruzione di una alternativa per il Veneto tra 5 anni che prenda esempio dallo spirito di sacrificio dimostrato da Alessandra Moretti nel suo tour di 579 comuni, per una politica che inizi a guardare più le cose che ci uniscono di quelle che ci dividono, per tornare a essere una comunità”, conclude.