Milano, 17 nov. (AdnKronos) – “La Cina a nostro modo di vedere è destinata a continuare a rallentare. Dopo un ritmo di crescita appena sotto il 7% nel 2015 il prossimo anno ci muoveremo in area 6,5%. Si tratta di un rallentamento controllato, gestito dalle autorità di Pechino tramite dosi massicce di stimolo fiscale che in qualche modo eviterà il rischio di un atterraggio troppo brusco dell’economia cinese”. Lo spiega Marco Valli, capo economista di UniCredit per l’area euro, in occasione della presentazione dell’Outlook 2016.
Insomma, per Valli si tratta di “un rallentamento che continua ma i rischi al ribasso riescono a essere neutralizzati in maniera abbastanza efficace dalla leva fiscale”. In generale i mercati emergenti, nelle previsioni di UniCredit, continueranno a essere in ritardo rispetto alla crescita globale. Per il 2016, l’attesa è per tassi di crescita leggermente più elevati rispetto al 2015.