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Vacanze: difficile ‘staccare’, a 55% lavoratori chiesta reperibilità on line

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Roma, 14 ago. (Labitalia) – In partenza per le agognate ferie? Finalmente si stacca la spina? Sembra proprio che gli italiani in vacanza non riescano a non pensare all’ufficio. E qualche volta a pretendere che il dipendente sia sempre on line – al mare, in montagna o in volo verse mete esotiche – è addirittura il capo. Stando ai risultati del Randstad Workmonitor, l’indagine sul mondo del lavoro realizzata in 34 Paesi da Randstad, infatti, al 55% dei lavoratori italiani è richiesto di essere disponibile tramite telefono e email durante le ferie. Più della media globale, pari al 47%.
Una situazione che, tuttavia, non sembra disturbare troppo la serenità durante il tempo libero, se è vero che il 76% dei dipendenti ritiene di essere in grado di ‘staccare’ con facilità quando è in vacanza.
Ma il dato è comunque sorprendente, secondo Randstad, se si pensa che il 51% degli italiani si occupa di questioni di lavoro ‘per scelta’ durante le vacanze per restare aggiornato su quanto accade in ufficio (quarto posto tra i Paesi indagati, la media globale è solo del 39%).
Il 48% dei lavoratori, invece, si sente costretto a rispondere a chiamate e-mail quando è in vacanza (la media mondiale è del 38%).
E, in una situazione in cui la vacanza appare un territorio di compromesso tra reale tempo libero e di lavoro, osserva Randstad, non stupisce che il 78% degli italiani preferirebbe la scelta tra un corrispettivo in denaro e la fruizione dei giorni di ferie o di permessi.
L’indagine, dedicata al tema ‘Orario di lavoro e tempo libero: i confini si dissolvono’, è relativa al secondo trimestre 2015. La popolazione di riferimento dello studio è costituita dalle persone con età compresa tra i 18 e i 67 anni, che lavorano per almeno 24 ore alla settimana e percepiscono un compenso economico per questa attività (minimo 400 interviste per ciascun Paese, in Italia sono stati intervistati 405 lavoratori).