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Terzo settore: Confassociazioni, urgente transizione verso welfare society

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Roma, 16 apr. (Adnkronos/Labitalia) – “E’ passato quasi un anno dalla consultazione sul Terzo settore voluta dal governo Renzi con la quale si aprì il dialogo sul futuro della welfare society. Confassociazioni ne parlò ad agosto quando venne pubblicato il ddl sulla riforma promossa dal ministro del Lavoro, Giuliano Poletti. Con l’approvazione alla Camera, la necessità di una transizione dal welfare state a una welfare society diventa sempre più urgente”. A dirlo Gianluca Agresta, vicepresidente di Confassociazioni Giovani.
“Il volontariato, le iniziative di promozione sociale e l’impresa sociale -spiega Agresta- avranno sempre più un ruolo cardine all’interno dei grandi flussi di solidarietà e sussidiarietà che caratterizzano la nostra società. Uno dei grandi obiettivi della riforma è quello di valorizzare e incentivare i comportamenti socialmente proattivi dei cittadini e delle imprese del nostro Paese. Abbastanza si è fatto nell’ultima legge di stabilità 2015 dove il contributo del 5 per mille dell’Irpef è stato reso definitivamente stabile creando in tal modo un finanziamento strutturale di 500 milioni di euro all’anno a favore del Terzo settore”.
“Un buon inizio ma dobbiamo fare di più, ecco perché siamo felici che dopo sei mesi di lavori -sostiene Roberto Miscioscia, presidente di Confassociazioni Giovani- nei giorni scorsi sia stato approvato dalla Camera il testo definitivo sulla riforma del Terzo settore che passa ora all’esame del Senato. Sono confermati i criteri direttivi sulla revisione del Codice Civile in materia di associazioni, fondazioni e altri istituzioni private senza scopo di lucro, il riordino delle disposizioni sugli enti no profit (Codice del Terzo settore), la revisione dell’impresa sociale e il riordino del servizio civile nazionale”.